
Roma, Hummels: "Se Juric fosse rimasto sarei andato via la settimana dopo. Ero diventato insignificante"
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Il difensore tedesco è arrivato la scorsa estate a parametro zero dopo la lunga avventura con il Borussia Dortmund e l'ultima stagione da sogno in giallonero culminata con la finale di Champions League (persa contro il Real Madrid), ma la sua avventura in Italia è già finita (ha già annunciato il ritiro a fine stagione). Ed è stata più complicata del previsto.
Lo stesso Hummels, in un documentario prodotto dalla ZDF sul suo ultimo anno di carriera, ha parlato della sua esperienza in giallorosso.
"MAI FUORI DALLA GERMANIA" - "Volevo conoscere un’altra cultura, trovato la cosa molto interessante. Non avevo mai vissuto fuori dalla Germania e per me è stato un qualcosa di molto diverso".
"JURIC? SE FOSSE RIMASTO, SAREI ANDATO VIA LA SETTIMANA DOPO" - "Se Juric non fosse stato esonerato dopo la partita con il Bologna, probabilmente me ne sarei andato via la settimana successiva. Avrei rinunciato. Preferisco giocare male, piuttosto che non giocare affatto".
ERO DIVENTATO INSIGNIFICANTE - "Credo proprio che avrei lasciato perdere. E’ stato brutale essere spinto nell’insignificanza da Juric. Mi ha realmente buttato giù. Non è stato facile. Prima o poi sarei esploso. Io non dico mai nulla pubblicamente, cerco sempre di essere professionale. Quello che mi ha dato fastidio è che in una conferenza stampa credo che abbia detto che lui non guardava al curriculum. Stavamo facendo male e non provava nemmeno a farmi giocare. Se fossero arrivati i risultati avrei capito, ma alla fine mi ha dato una sola possibilità".
"CON RANIERI HO SENTITO PRESSIONE" - "Contro la Fiorentina non ero affatto pronto per giocare, quando sono entrato in campo ho avvertito una strana sensazione. Ho fatto un primo colpo di testa, poi con il secondo ho mandato la palla nella mia porta ed ho pensato che non doveva proprio andare. E’ stato surreale andare il giorno dopo alla cerimonia del Pallone d’Oro, mi sentivo fuori posto. Quando poi è arrivato Ranieri ho sentito tanta pressione, ho pensato che avrei fallito se non avessi reso nemmeno con il terzo allenatore".
L'ERRORE CON L'ATHLETIC BILBAO - "Ho tolto a me, alla squadra e ai tifosi la possibilità di vincere un trofeo, l’errore con l’Athletic mi ha fatto male, mi ha ferito. Prima della gara mi sentivo bloccato, pensavo che potesse essere la mia ultima in Europa. Non mi sono mai sentito così male in campo, non ero lucido e le gambe erano pesanti".
ULTIMA STAGIONE - "Questa è la mia ultima stagione. La Roma può ancora puntare alla qualificazione in Champions League ed è ciò che voglio ottenere, poi non conta se sarò in campo o meno. Voglio che i compagni con i quali ho vissuto questa annata giochino la Champions. Sarebbe bello pensare che il tempo passato insieme è servito a qualcosa. Oggi non ho assolutamente voglia di ricominciare a luglio. Ho bisogno di qualcosa che mi appassioni per tornare a fare certi sacrifici, potrei farlo solo per il Borussia Dortmund, ma non credo che accadrà. Se dovessero chiamarmi ci penserei, penso al fatto di poter concludere la mia carriera lì. A Roma ho vissuto un’esperienza interessante, sono soddisfatto, ma la gara con l’Athletic non ha rappresentato un finale da sogno".
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A vedere la qualità della finale di EL, mi sa che la Roma poteva pure vincerla, se non fosse succ...