Sampdoria, la rinascita di Murru: 'Ma non è merito dell'assist di Roma...'
Oggi il laterale della Sampdoria è il titolare di mister Giampaolo sulla corsia mancina. Padrone della fascia, verrebbe da dire: "Non sono padrone di niente, cerco di dare tutto sempre, poi decide il mister" frena però il giocatore classe 1994 a Il Secolo XIX. "Non credo che sia l'assist ad avermi fatto svoltare, quanto il giocare con continuità. Diciamo che quell'episodio mi ha aiutato ad avere spazio e giocando si diventa più convinti".
Modi per migliorarsi ce ne sono molti, e lo sa anche l'ex Cagliari: "Devo crescere, specie con uno come Giampaolo che a noi difensori dedica attenzioni extra. Io poi lavoro ogni giorno per migliorarmi nei difetti. Ad esempio? Nel contenere la mia aggressività, il mister mi ripete di essere più razionale, di contenermi,invece mi capita di partire con tanta adrenalina e magari prendere un giallo inutile". Murru ha evidenziato una qualità importante, la velocità sullo scatto: "Noi difensori siamo fatti per questo, evitare i gol avversari, e quando succede godo come avessi segnato. Per esempio è successo rincorrendo Belotti del Toro lanciato in porta. Da quando sono pulcino mi hanno messo terzino e ciao - racconta Murru parlando dei suoi primi calci -. Non lo saprò mai se sarei stato chessò, un buon attaccante".
L'investimento fatto dalla Samp per il giocatore in estate è stato piuttosto oneroso, 7 milioni: "Non mi è mai pesato in realtà, anzi è più uno stimolo. Il giocatore più scomodo incontrato? Suso del Milan: ti salta già con il primo stop, durissimo. La Nazionale? Tutti quelli che fanno il mio mestiere ci pensano ma ce la fanno solo quelli che riescono a fare bene nel loro club. Quindi penso a fare bene la domenica". Murru non ha mai segnato da professionista. L'obiettivo è sbloccarsi, perchè no, già da Bergamo: "Magari - scherza il terzino - Ma se per caso ci riuscissi dovremmo fare un'intervista alla settimana perchè sono molto scaramantico".
