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  • Sky e Now, Perrelli: "Per i diritti tv dei Mondiali 2026 aspettiamo di vedere se si qualifica l'Italia"

    Sky e Now, Perrelli: "Per i diritti tv dei Mondiali 2026 aspettiamo di vedere se si qualifica l'Italia"

    Sky e Now puntano sempre di più sul calcio. Terminati i campionati, sabato si gioca la finale di Champions League tra PSG e Inter a Monaco di Baviera. Poi tocca alle nazionali, con le qualificazioni ai Mondiali 2026 e le fasi finali della Nations League. 

    Marzio Perrelli, executive vice president sport per l'Italia della pay-tv del gruppo Comcast, annuncia in un'intervista al Corriere della Sera: "Prenderemo anche i diritti tv per la fase finale dei Mondiali 2026? Abbiamo acquisito 200 partite delle qualificazioni e le finali di Nations League. I diritti della Coppa del Mondo non sono ancora in vendita nel nostro Paese; date le passate esperienze, si aspetta di vedere se l'Italia si qualifica". 

    "Negli ultimi anni siamo il soggetto che ha investito di più nello sport in Italia. Siamo diventati un punto di riferimento per tifosi, presidenti, atleti e addetti ai lavori. Quello che mandiamo in onda cresce di valore; l’obiettivo è continuare a offrire qualità e quantità. Il nostro è un ecosistema con 11 canali dedicati, oltre ai social, l’offerta Sky Sport Insider sul nostro sito e lo streaming che facciamo da quasi vent’anni. L’abbonato sceglie il modo migliore per unirsi a noi: lasciamo libertà totale. Lo scambio è continuo; misuriamo tutto attraverso gli ascolti, le analisi sui social e sappiamo quali sono i nostri vantaggi rispetto ad altri. Investimenti in tecnologia, nella parte giornalistica e nei talent. Il rapporto con le federazioni e le leghe. Chi ci segue lo percepisce. È un vantaggio per tutti". 

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    "Com'è andata la nuova Champions League? Ottimi ascolti, il format piace di più. Prima seguivi solo quattro squadre, quelle italiane. Ora, con questa classifica che si muove ogni settimana, sei obbligato a controllare tutto quello che succede ogni giornata. È come un campionato europeo. La frammentazione è nella logica delle pay tv. Chi investe soldi vuole un palinsesto più ricco possibile, ma anche chi vende i diritti lo chiede. Le pay tv sono la linfa dello sport in tutto il mondo". 

    "Le nuove leggi contro la pirateria? Prima di tutto, è un fatto culturale da combattere: essere più furbi degli altri non premia. Ma questo governo e la Guardia di Finanza stanno facendo un bel lavoro: oltre 2.300 persone sono state multate per la prima volta. Deve essere anche uno sforzo collettivo: l’unica squadra che ha trovato spazio sulla maglia per scrivere “Stop alla pirateria” è il Monopoli, in serie C". 

    "Il calcio italiano usa bene i ricavi dei diritti tv? Domanda da fare ai presidenti. Il problema è solito: da noi le infrastrutture sono carenti. Se guardi la Bundesliga, il livello tecnico è più basso ma gli stadi sono nuovi e pieni. Se stai sul divano e accendi una partita con le tribune semideserte, ti chiedi: 'Perché dovrei guardare questo match?'". 
     
    L'Italia cambia allenatore per lasciare tutto così com'è: saluti per tutti (Spalletti compreso) tranne per Gravina che resta dov'è
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      dario31
      dario31

      Dategli torto ! è vero che ora si qualificano 48 squadre ma se ci impegniamo con il mago Spallett...

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