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  • 'Torino, tieni Sirigu e prendi un partner per Belotti più un Sensi'

    'Torino, tieni Sirigu e prendi un partner per Belotti più un Sensi'

    Consigli per gli acquisti da alcuni ex granata e agenti su Tuttosport in vista del mercato di gennaio del Torino. 

    Riccardo Maspero: "Lo scenario è preoccupante, perché i problemi sono tanti e il caso Sirigu lo evidenzia più di tutti. Al di là di una questione tecnica, se finisce in panchina per due partite un elemento del suo calibro significa che qualcosa non quadra: mettere in discussione lui è come mettere in discussione Belotti. La sensazione è che fare qualcosina sul mercato di gennaio non sia sufficiente: va messa in discussione tutta la rosa, servono un paio di rinforzi in ogni reparto. In mezzo al campo, innanzitutto, serve più qualità: a Rincon riconosco grandi doti, ma non può fare il regista davanti alla difesa. E anche in attacco mi piacciono due profili come Zaza e Bonazzoli, ma alla prova del campo non hanno inciso e non c'è più margine per aspettare nessuno. In difesa la coperta è lunga? Vero, come è vero che al momento quella del Torino è la peggior retroguardia del torneo: serve intervenire anche lì, Izzo e Nkoulou oggi non rappresentano delle sicurezze. Più Cairo può fare, più deve mettere sul piatto. Il nome di Pavoletti è suggestivo, ma non saprei se possa essere utile: dipende dal modulo che ha in testa Giampaolo, l'attuale incertezza tattica non sta aiutando la squadra. Ma, se dall'interno sono arrivati determinati input, è giusto dare fiducia all'attuale tecnico". 

    Massimo Brambati: "Inutile focalizzarsi sui rinforzi, perché il problema del Torino in questo momento è l'allenatore. Non discuto Giampaolo di per sé, perché è un bravo tecnico, ma ha bisogno di tempo per rendere e oggi il Torino tempo non ne ha. Non voglio e non posso sentir parlare di salvezza: la rosa granata vale almeno metà classifica, senza bisogno di ulteriori interventi sul mercato a gennaio. L'intervento va fatto in panchina, c'è anche un problema psicologico di fondo: non si spiegano altrimenti certi risultati e, soprattutto, certe rimonte incassate". 

    Giancarlo Camolese: "Gli sforzi maggiori oggi vanno concentrati sugli elementi a disposizione, più che su eventuali risorse esterne. Sirigu, tanto per fare un nome, è uno dei migliori portieri in Italia: non vedo perché il Torino dovrebbe privarsene. Anche per Nkoulou vale lo stesso discorso. Se qualcuno proprio non vuole più restare, lo deve dire apertamente. E, anche in quel caso, un’operazione in uscita deve convenire ad entrambe le parti. Se la società è convinta che questa sia la strada giusta e se c’è una condivisione di vedute, allora anch’io sono dalla parte di Giampaolo perché è un ottimo allenatore. Il mercato di gennaio è difficilissimo, ma una pedina o due possono dare una mano: serve un centrocampista di qualità, ma ancora di più una seconda punta che possa permettere a Belotti di giocare più vicino all’area. Pavoletti? Non credo serva, il Gallo e Bonazzoli sono già due prime punte". 

    Marcello Bonetto: "Nell’ottica del cambiamento scelto da Cairo penso comunque che la scelta di Giampaolo sia stata corretta: parliamo di un ottimo allenatore, nonché di un comunicatore capace e di una persona a modo. Una base che mi porta a dire sia l’uomo giusto per traghettare il Torino fuori dalla zona retrocessione. Chiaro vadano affrontate alcune criticità, e tra queste una evidente è l’eccessivo numero di reti subite. Un tema che può migliorare Giampaolo attraverso un lavoro capillare sulla fase difensiva, ma pure un dato che potrà invertirsi grazie all’attenzione dei singoli: troppi gli errori commessi da Sirigu e dai difensori, fino a questo momento. L’azzurro, comunque, in precedenza ha offerto un rendimento tale da essersi assolutamente guadagnato la conferma. Se vuole rimanere, evviva per il Toro. Nainggolan qualche volta è un po’ troppo vivace fuori dal campo, sui social come Instagram, ad esempio, però se si cala nella parte è indubbiamente un giocatore importante. Per caratteristiche tattiche, tuttavia, forse a Giampaolo servirebbe più un centrocampista qual è Sensi. Locatelli? Nel mercato le occasioni sono sempre tante, non tutte possono essere sfruttate". 

    Mario Giuffredi: "Lo pensavo quando è stato ingaggiato da Cairo e lo ribadisco con forza adesso, Giampaolo è un grande allenatore, al quale è stata affidata una buona squadra. Sul mercato l’esigenza stretta riguarda il centrocampo: Torreira è difficile da prendere, mentre per me l’interprete giusto sarebbe Lobotka. Se i granata riescono a convincerlo a trasferirsi in granata piazzano un colpo importante". 

    Silvio Pagliari: "Io sul mercato andrei più su una seconda punta in grado di integrarsi con Belotti, un giocatore di movimento capace di coprire gli spazi in base agli spostamenti del Gallo. Per quanto riguarda invece Giampaolo io non avrei alcun dubbio, andrei avanti con lui". 

    Stefano Antonelli: "Giampaolo è stata la scelta giusta, la più giusta che Cairo potesse fare a inizio anno. E’ uno dei migliori in Italia. Il Toro ha bisogno prima di tutto di una punta importante da mettere accanto a Belotti, perché il Gallo ha troppa pressione addosso: non può vivere ogni stagione con il fardello di dover essere il salvatore della patria. Non manco di rispetto a Zaza e Bonazzoli quando dico che i granata avrebbero bisogno di un giocatore all’altezza di Belotti per il reparto avanzato. Ovvio che Ilicic e Berardi siano irraggiungibili, ma sono esattamente ciò che servirebbe al Toro. Anche il primo Defrel di Sassuolo: è un nome che tatticamente può fare al caso di Giampaolo, a cui serve un giocatore in grado di dialogare con difesa a centrocampo. Lobotka è un ottimo giocatore, che pensa il calcio alla maniera di Giampaolo. A differenza di Torreira, però, gli manca quel dinamismo che servirebbe alla regia granata. Lobotka è forte, ma ritengo non sia il profilo più azzeccato, anche se comunque farebbe comodo a questo Toro. Per Nkoulou è giusto che la dirigenza faccia una scelta: se decidono di escluderlo dal progetto, lo mettano sul mercato. Sarebbe un peccato perderlo a zero. Sirigu? Io lo terrei anche a dispetto dei santi. Perché cederlo significherebbe porsi una domanda scomoda: chi è davvero pronto a prendere il suo posto?". 

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