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  • Udinese, Gotti: 'Non mi interessa fare il primo allenatore, ma non sarò comparsa. In campo chi vuole giocare a calcio'

    Udinese, Gotti: 'Non mi interessa fare il primo allenatore, ma non sarò comparsa. In campo chi vuole giocare a calcio'

    Tecnico ad interim dell'Udinese dopo l'esonero di Tudor, Luca Gotti parla in conferenza stampa alla vigilia dell'impegno di campionato con il Genoa: "Non c'entra il 7-1, il 4-0: c'è una partita importante per la nostra classifica. Rispetto alle due sconfitte, brutte, pesanti, umilianti dal punto di vista sportivo che hanno provocato l'esonero di Tudor, mi concentro sul calcio: togliamo questi discorsi, il gruppo è stato investito da grande pressione, meno retorica, meno discorsi. Quale medicina? Occuparci di calcio. Genoa? Ha ricaricato le pile dell'entusiasmo e liberato la testa. Il primo tempo di Thiago Motta con il Brescia è stato ricco di difficoltà, si avvertiva pesantezza, poi improvvisamente l'episodio fa scattare una scintilla e libera la testa dei giocatori, così nella ripresa è cambiato tutto. A Torino ha avuto un atteggiamento che quasi li premiava, anche dal punto di vista del risultato. Pensiamo a noi, proviamo a ricreare certe situazioni per noi. Quello che è successo negli ultimi dieci giorni non è normalità, dopo il Torino pensavamo di essere sulla strada giusta e invce si è perso tutto a livello fisico, tattico... La squadra ha dimostrato di non essere quella dell'ultima settimana. Non dobbiamo subire la partita, voglio gente che voglia giocare a calcio, voglia la palla, vogli determinare. Gente che fa gol e giochi a calcio, che subisca e continui, senza dare troppa importanza ad aspetti esterni. Marassi? È uno stadio emozionale, ci ho giocato milioni di volte. Le partite raramente sono lineari, c'è acme, c'è orgasmo, miste a momenti di depressione. Noi dobbiamo essere preparati alle difficoltà, ma anche alle opportunità. Cambi nella formazione? Vorrei undici singoli nella condizione migliore per le proprie qualità, credo che questa Udinese abbia qualità. Se resterò? Resterò, sono un collaboratore tecnico e un vice-allenatore un po' atipico. Non ho l'ambizione di fare il primo allenatore: l'ho fatto per una dozzina di anni, ho avuto una esperienza particolarmente spiacevole che mi ha fatto dire "non voglio fare più questa cosa qua". Questo è un altro lavoro, cambia le relazioni con i giocatori. Ci metto professionalità, impegno, voglio continuare a farlo e magari in questa società. Mi assumo il tempo necessario per portare a compimento la scelta del successore di Tudor con serenità, forza ed entusiasmo: non faccio la comparsa. Come sarà il Genoa? Credo che le scelte siano già state fatte, credo che Thiago Motta non dia molta importanza ai numeri, non ci saranno grossi cambiamenti rispetto a Brescia o la Juventus. Non è l'ultima partita di campionato, altrimenti sarebbe una partita scontata. Dopo questa ci sono altre 27 partite, dobbiamo darci sicurezze per l'atteggiamento. Questa è la priorità. Cerchiamo di andare in cerca dei presupposti dove si poggia il risultato".

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