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  • Vergogna a Desio, una mamma urla 'negro di m...a' a un giocatore di 10 anni!

    Vergogna a Desio, una mamma urla 'negro di m...a' a un giocatore di 10 anni!

    Altro episodio di razzismo in un campo da calcio. Nessun professionista in campo, ma... bambini. A Desio si affrontavano i Pulcini 2009 dell'Aurora Desio e della Sovicese. A un certo punto, dagli spalti, hanno dato del "negro di m...a" a un bambino di 10 anni. L'epiteto è stato lanciato e pronunciato da una voce femminile, indirizzato a un giovanissimo giocatore della squadra di casa

    IL COMUNICATO - L'Aurora Desio ha pubblicato un duro comunicato sulla propria pagina Facebook: "“Negro di merda”. Proprio così. Senza se e senza ma. Senza senso. Senza pudore. Senza cervello. Nel mirino: un bambino di 10 anni. Dieci. Non è un incubo. E’ realtà, tristissima. Andata in scena sabato pomeriggio in Brianza. Attrice protagonista, da “oscar dell’inciviltà”, una mamma. La partita è Aurora Desio – Sovicese, Pulcini 2009. Una semplice partita di calcio giovanile, che dovrebbe essere solo momento di amicizia, condivisione, fair play, come l’Aurora ripete e promuove concretamente da anni, con una serie di iniziative: su tutte, le proprie maglie arancioblu da gioco, 300, con la scritta #SquadraAntiBulli sul petto". 

    LA RICOSTRUZIONE - "Il bambino finge indifferenza. Con grande forza d’animo incassa e continua a fare ciò che più ama, correre dietro il pallone, con i suoi amici. Con questa lettera, l’Aurora Desio vuole pubblicamente denunciare questa vergogna alle autorità politiche nazionali e locali, alla Lnd Figc, ai media locali e non, affinché si faccia squadra contro questo disgustoso fenomeno". Poi, l'invito all'altra società, la Sovicese: "Certi che i vertici della Società condividano i valori di sportività e condannino ogni forma di razzismo, ci aspettiamo che venga avviata una indagine interna per individuare chi si è resa autrice di questo gesto vile e indegno, nei confronti di un bambino di 10 anni. Finché non sarà individuata e oggetto di Daspo temporaneo dai campi giovanili, ci rifiuteremo di incontrare la Sovicese in qualsiasi competizione ufficiale, anche a costo di rischiare multe e penalizzazioni". 

    IL GESTO - "Come gesto simbolico di condanna totale del razzismo e di sostegno a tutti coloro che ne sono vittima, nel prossimo weekend alcune nostre squadre giocheranno con il volto dipinto di nero e con altre squadre faremo dei laboratori, con disegni per far capire che noi l’unica razza che conosciamo è quella umana. Sperando che un giorno, non troppo lontano, sia così ovunque"

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