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    Violamania: Traorè, Zurkowski e la squadra del futuro. Ma occhio a quei rinnovi

    Violamania: Traorè, Zurkowski e la squadra del futuro. Ma occhio a quei rinnovi

    • Giacomo Brunetti
    Hamed Junior Traorè è stato bloccato in poche ore, sancendo l'inizio del calciomercato estivo ancor prima di godersi il primo colpo della sessione invernale. La Fiorentina guarda al presente con Muriel - già protagonista, il bonus della Viola nella corsa all'Europa League - ma è proiettata al futuro. Perché la linea giovane deve continuare. «L'acquisto di Traorè dimostra la programmazione - aveva detto Pioli - e si lavora in prospettiva», il centrocampista classe '00 è l'emblema del progetto stilato a Firenze. «I campioni non possiamo prenderli, così dobbiamo costruirceli in casa», ha poi spiegato Pioli, sebbene le recenti situazioni di Mancini, Piccini e Zaniolo facciano storcere il naso a qualche tifoso in tal senso.

    Certo, Bernardeschi e Chiesa sono l'esempio opposto, mentre Vlahovic e Sottil ancora due incognite. Ma l'anticipo su Traorè e la volontà di tesserare Zurkowski per l'estate rappresentano due fattori: la volontà di essere pronti fin da subito in linea con gli obiettivi, un doveroso anticipo di cassa sulle cessioni a luglio. Difficile immaginare che la Fiorentina possa trattenere tutti i propri gioielli, specialmente in caso di mancata qualificazione europea. Milenkovic e lo stesso Chiesa su tutti, sebbene anche Veretout e Biraghi siano fortemente desiderati. «Finiamo questo campionato e troveremo tempi e modi per parlare con lui come con Simeone, Benassi, Veretout, Biraghi. Quest’anno abbiamo tenuto tutti i migliori senza nemmeno aprire trattative con chi pure offriva grandi cifre. La famiglia Della Valle non ha mai messo il cartellino “vendesi” a nessuno», ha illustrato Corvino in un'intervista a La Gazzetta dello Sport. I loro contratti non sono in scadenza, ma la precarietà di una loro permanenza è alta. Dunque, la speranza è che l'attesa non sia il preludio a una cessione, ma è dura pensare il contrario. La Fiorentina non sarà smantellata, vendere alcuni pezzi però è all'ordine del giorno nel mercato e nessuno rimproverebbe tale scelta, specialmente davanti a cascate di soldi già parzialmente investiti.

    Quello che serve è adesso un altro tassello per l'Europa. Pioli, in conferenza stampa, ha dichiarato che «il mercato in entrata è chiuso», smentendo anche - con un risolino enigmatico - un possibile ritorno di Badelj. Tutta strategia per piazzare l'ultimo colpo? Un innesto di valore a centrocampo sarebbe una ciliegina degna. Corvino sa sorprendere e colpire, soprattutto durante la quiete. Scatenare la tempesta è nelle sue corde, sostituire Edimilson davanti alla difesa e spostare Veretout mezzala è invece una speranza che a Firenze tutti tengono nel cuore.

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