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  • Cagliarimania: mettiamoci in testa l’idea dei playoff. Contro il Brescia per capire veramente se si può salvare qualcosa

    Cagliarimania: mettiamoci in testa l’idea dei playoff. Contro il Brescia per capire veramente se si può salvare qualcosa

    • Antonio Cinus
    Saremo ripetitivi ma bisogna dirselo chiaramente. Il Cagliari di Ranieri non può, di questo passo, ambire alla promozione diretta in Serie A. A dirlo non solo solamente i numeri ma anche le partite disputate. Venezia prima e Genoa nel turno infrasettimanale hanno abbassato ulteriormente il livello di entusiasmo riguardante il grande miracolo sulla seconda posizione. Ma andiamo con ordine.

    Uno scialbo 0-0 ottenuto allo stadio Penzo di Venezia. Lo stesso identico risultato dell’ultima giornata di Serie A, quando i rossoblù salutarono la massima serie italiana. Come se gli spettri non fossero mai andati via. Un Cagliari senza cartucce, priva delle sue punte titolari, spreca malamente un’occasione d’oro, da tre punti, con il neo acquisto Prelec. D’altra parte la difesa sta iniziando veramente a diventare insuperabile, con Dossena sempre più leader del pacchetto arretrato. In questo caso però bisogna fare una menzione speciale per Barreca, che al 94° ha salvato un gol a botta sicura dei padroni di casa, evitando la beffa delle beffe.

    Arriva così il turno infrasettimanale, quello contro il Genoa di Alberto Gilardino, quel Genoa secondo in classifica, quel Genoa che bisogna superare se si vuole tornare in Serie A senza passare dai playoff. Una missione non superata, una partita che ha lasciato tutti con l’amaro in bocca. Un altro 0-0, senza praticamente mai tirare in porta. Un’occasione, l’ennesima, che riporta tutti con i piedi per terra e fa capire che prima di tutto, bisogna pensare ad entrare nei playoff. Un obiettivo che ha quasi dell’obbligo ma che cambierebbe le carte in tavola (soprattutto per il fattore campo) entrando da terzi o quarti in classifica. Però occhio, perché la serie cadetta è malefica ed i playoff vanno centrati.

    La difesa non subisce nuovamente reti, ed è nuovamente una splendida notizia. L’attacco invece un po’ inizia a preoccupare, contro il Grifone praticamente nessuno ha tirato in porta. Peccato che per vincere e portare a casa i tre punti serva segnare tirando in porta. A centrocampo sale di tono Makoumbou, tiene palla, serve i compagni ma ancora qualcosa manca. Sta crescendo ma dovrebbe dare ancora di più, soprattutto nella fase offensiva del gioco. Nandez è il solito leone, mette la c.d “garra” ma non arriva più alla conclusione come un tempo. Pavoletti si è fatto male nuovamente (pur giocando 10 minuti), Lapadula è apparso leggermente nervoso, ma sappiamo che tornerà a segnare a breve.

    Il Cagliari ha giocato bene, c’è da dirlo, nonostante non abbia impensierito il portiere avversario. Giocare bene però non basta. Bisognava osare di più contro la seconda in classifica.

    Ora domenica, o per meglio dire domani, ci sarà una trasferta dal sapore speciale, quella in casa del Brescia dell’ex presidente Cellino. Mancheranno Rog e Pavoletti, potrebbe rivedersi Deiola titolare. Le Rondinelle sono in netta crisi, occupano la penultima posizione, e questa potrebbe essere veramente l’ultima occasione per capire veramente quale sia il vero Cagliari. Non si vince in trasferta da settembre, ora o mai più.
     

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