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  • Damsgaard: 'Le cose più importanti la famiglia e la Sampdoria. Parte sinistra? Si può fare'

    Damsgaard: 'Le cose più importanti la famiglia e la Sampdoria. Parte sinistra? Si può fare'

    Dopo un anno difficilissimo, vissuto tra l'ansia dell'infortunio e le incertezze sul futuro, il centrocampista della Sampdoria Mikkel Damsgaard adesso è carico e pronto a vivere una stagione da protagonista: "Sono andato in nazionale, è stato bello tornarci. Poi un po’ di vacanze in Grecia, ma ho sempre continuato ad allenarmi. E ora sono pronto. Mi sento molto motivato, il corpo risponde bene" ha raccontato a Il Secolo XIX.

    "L'infortunio? Difficile, molto difficile. Non ero mai stato infortunato così a lungo, è stata una brutta stagione ma voglio mettermela alle spalle, e fare in modo che la prossima sia bella" spiega. Damsgaard, però, non ha mai mollato: "No, non ho mai pensato che non sarei tornato a giocare. Certo in alcuni momenti ti senti perso, quando ero in ospedale mi sentivo triste ma pensavo sempre di voler tornare il prima possibile. Sapevo che ci sarebbe voluto un po' di tempo ma ora sono qui, contento di allenarmi ogni giorno con i compagni. La famiglia è sempre la cosa più importante. E la Sampdoria che è la mia seconda casa da due anni: ho sentito tutti vicini e ora voglio mostrare il mio lato migliore".

    Il ritorno gli ha permesso di godere maggiormente le emozioni del campo: "Sì, apprezzo molto di più il solo fatto di giocare, toccare il pallone senza avere male, stare con i compagni, vivere lo spogliatoio, poter fare tutto senza problemi. È una gran bella sensazione. Se stai fermo così tanto godi di più il divertimento di giocare a calcio. Momento felice? Quando sono tornato in partita anche se purtroppo la Samp ha perso con la Salernitana. Ma anche quando sono tornato a Bogliasco. In realtà ogni giorno in cui mi sento di nuovo parte della squadra".

    Sensazioni sul ritiro e la nuova stagione: "Siamo a inizio preparazione, normale che serva un po’ di tempo per essere al top, devi ritrovare la confidenza col gioco ma sento di essere tornato, mi sento di nuovo me stesso. L’ultimo è stato un anno di alti e bassi, più bassi che alti. Il desiderio, non solo mio ma di tutta la squadra, è dimostrare che siamo meglio di come siamo stati, abbiamo una forte motivazione. Vorrei giocare tante partite, vivere un'annata molto diversa. Giampaolo vuole che giochiamo sempre la palla, che la teniamo noi per creare occasioni e mettere in difficoltà gli avversari: mi piace la sua idea di calcio".

    Quali sono i sogni del fantasista? "Con la Samp? Segnare tanti gol su punizione. Poi se potessi fare una magia più grande sarebbe bello che la Samp vincesse lo scudetto, fare tanti gol e assist. Parte sinistra? Si può fare, dobbiamo credere in noi stessi. Dobbiamo solo giocare bene ogni partita e vedere dove arriviamo. Sabiri è un ottimo giocatore ed è bello giocarci insieme".

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