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  • Dzeko-Inter: l'accordo c'è, ecco cosa sta aspettando Marotta

    Dzeko-Inter: l'accordo c'è, ecco cosa sta aspettando Marotta

    • Pasquale Guarro
    Antonio Conte e Zhang Jindong programmano il futuro da Madrid, posto in cui la storia nerazzurra si era fermata toccando l’apice nel 2010. Da quel momento in poi molte delusioni e poche gioie, almeno fino all’arrivo si Spalletti, che quantomeno ha riportato l’Inter in Champions per due anni consecutivi. Da Madrid l’Inter vuole ripartire, questa volta col tecnico salentino al comando, che al chairman sta esponendo le sue idee di campo e di mercato, giungla in cui dovranno districarsi Ausilio e Marotta. Ci sono molte cose da sistemare e per Conte c’è già il primo nodo da sciogliere: Mauro Icardi.

    ICARDI FUORI DALL'INTER - A breve è atteso un dialogo tra l’ex ct e il bomber argentino, un confronto che dovrebbe condurre la storia alla parola fine. Conte, d’accordo con Marotta, chiarirà a Icardi che il progetto nerazzurro prevede altre scelte e da quel momento in avanti inizierà a lavorare per costruire quella che sarà la sua Inter. Molto probabilmente con Dzeko in attacco, punta che era già stato vicino a trasferire al Chelsea, prima che il negoziato si interrompesse per le richieste contrattuali del bosniaco. Da questo punto di vista con l’Inter non c’è alcun rischio, dato che un principio d’accordo tra il calciatore e la società di corso Vittorio Emanuele già esiste, sulla base di un biennale più opzione per il terzo anno. 

    ACCORDO CON DEZKO, E ORA.. - Adesso l’Inter dovrà trovare l’accordo con la Roma e già la prossima settimana potrebbero esserci sviluppi in merito. Prima in capitale dovranno ufficializzare il direttore sportivo e porre le basi per la programmazione della prossima stagione, poi Petrachi, che sarà il futuro ds della società giallorossa, si metterà a tavolino con l’Inter e con Dzeko per trovare la giusta formula. Si parte da una richiesta di circa 20 milioni di euro, si chiuderà sicuramente a meno, si vedrà se con l’inserimento di giovani o meno, ma dopo Zaniolo bisogna andarci con le molle.

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