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  • Fassone: 'La Juve si indebita pur di vincere, De Laurentiis non lo farà mai. Conte? Normale non abbia vinto'
Fassone: 'La Juve si indebita pur di vincere, De Laurentiis non lo farà mai. Conte? Normale non abbia vinto'

Fassone: 'La Juve si indebita pur di vincere, De Laurentiis non lo farà mai. Conte? Normale non abbia vinto'

L'ex amministratore delegato del Milan, nonché ex-dirigente di Inter, Juventus e Napoli, Marco Fassone ha concesso una lunga intervista a Radio Kiss Kiss in cui ha parlato dell'attuale campionato, vinto dai bianconeri e dei progetti degli altri club.

AGNELLI VS DE LAURENTIIS - "La Juventus ha la proprietà più longeva del nostro campionato, ha una proprietà che quando c’è da investire in maniera pesante e massiccia, lo fa. Su molti aspetti De Laurentiis è piuttosto vicino. C’è però un aspetto, la Juventus ha fatto degli investimenti, a costo di indebitarsi, davvero importanti mentre il presidente partenopeo a questo non ci sta affatto. Sono due visioni diverse.  Una è imperiale che piuttosto si indebita e l'altra è equilibrata dalla quale poi magari può scapparti quella vittoria unica, di quel Davide che vince su Golia".

INTER E CONTE - "Se mi aspettavo qualcosa di più dall’Inter di Conte? Credo che la suggestione era quella di vedere Antonio Conte in Italia e vincere subito. Pensavamo che quest’anno la coppia Marotta-Conte potesse fare il botto. Adesso abbiamo un’idea più normalizzata. Lo definirei un anno di transizione come è giusto e normale che sia. Erano forse eccezionali le performance che Conte aveva avuto nelle precedenze esperienze, soprattutto quella di Londra".

LA CRESCITA DEL NAPOLI - "Ci sono due aspetti. Uno è il valore del club e l’altro è un valore calcistico. Sul primo, per accrescere il valore del Napoli, il fattore infrastrutturale sarebbe importante. Nulla o quasi nulla è infatti di proprietà. Sul piano sportivo dovrebbe entrare nell’ottica di quei grandi club che pur di essere costantemente in Champions ed essere competitivi, si può arrivare in rosso, perdere 50-60 milioni e poi recuperarli l’anno successivo. Ma il presidente il passo più lungo della gamba non lo farà. Credo che in tutta la sua storia solo due volte abbia fatto bilanci non in attivo".

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