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  • Genoa, Benevento e Coda: tutta la verità sul possibile addio del bomber di B

    Genoa, Benevento e Coda: tutta la verità sul possibile addio del bomber di B

    • Marco Tripodi
    Voci, smentite, rumors e retroscena: la permanenza o l'eventuale addio di Massimo Coda al Genoa è il tormentone più gettonato del momento per quel che concerne il mercato di Serie B.

    IN BILICO - Da settimane ormai il futuro del capocannoniere in carica del torneo cadetto tiene banco in riva al Mar Ligure e non solo, alimentando teorie che lo vorrebbero vicino a questa o a quell'altra squadra. Ad alimentare le ipotesi di un possibile divorzio tra il club più antico d'Italia e il 34enne di Cava de' Tirreni sono il mancato feeling scattato tra le parti e il fascino che il giocatore, malgrado un'età non propria verdissima, è ancora in grado di esercitare su diversi club. Come dimostrano gli ammiccamenti più o meno espliciti fatti a vario titolo da Ascoli, Reggina e soprattutto Benevento. Le possibilità che ciò avvenga sono tuttavia pochissime. D'altronde i dirigenti liguri continuano pubblicamente a ribadire che Coda è e resterà un patrimonio del Grifone, imitati a più riprese dal tecnico Alberto Gilardino, dichiaratamente intenzionato a rilanciare il giocatore. Una convinzione che sempre condivisa anche dal ragazzo stesso. 

    NESSUN ADDIO - Secondo quanto appreso da Calciomercato.com, che si è messo in contatto diretto con l'entourage di Coda, l'attaccante campano è intenzionato a proseguire la propria avventura in rossoblù non solo fino al termine dell'attuale contratto ma fino alla scadenza naturale del suo vincolo con il Genoa, ossia il 30 giugno 2025. D'altra parte le possibilità che il centravanti campano possa lasciare la Liguria appaiono poco probabili per diversi motivi. Primo fra tutti i 900mila euro netti annui che il giocatore percepisce attualmente. Un ingaggio fuori portata non solo per Reggina, Ascoli e Benevento ma per qualsiasi altra squadra di Serie B.

    ANDAMENTO LENTO - Arrivato in estate dal Lecce per 1,5 milioni di euro, dopo aver vinto campionato e classifica dei marcatori con i salentini, il bomber campano sembrava dover essere la classica ciliegina sulla torta dell'ambizioso mercato rossoblù. Gli oltre 100 gol portati in dote da Coda rappresentavano quasi una garanzia per le speranze del Grifone di poter tornare immediatamente in quella Serie A appena salutata. Sul campo, però, le cose non sono andate come tutti si aspettavano. E se la squadra pur tra alti e bassi è comunque riuscita fin qui a restare attaccata ai vertici della classifica, il suo centravanti principe ha fatto una fatica enorme nell'imporsi in maglia rossoblù. Appena sei i gol messi a segno in tutto il girone d'andata. Soltanto due però su azione, a fronte dei quattro realizzati dal dischetto. Troppo poco per chi si pensava dovesse mettere a ferro e fuoco le difese avversarie. Neppure l'arrivo di Gilardino sulla panchina del Genoa ha migliorato le cose. Anzi, se possibile per Coda l'andazzo è addirittura peggiorato. Se con Alexander Blessin il numero 9 era un titolare pressoché inamovibile, con il tecnico di Biella sono arrivate due panchine consecutive in quattro gare. L'ultima, quella di Bari dello scorso 26 dicembre, senza neppure entrare in campo a partita in corso. Una situazione che ha finito per alimentare le inevitabili voci su un possibile divorzio che in realtà nessuna delle due parti dichiara di volere. 

    Le vie del calciomercato, tuttavia, sono come quelle del Signore, infinite. E considerando che alla chiusura delle trattative mancano ancora tre settimane anche da questa storia è lecito attendersi tutto e il suo contrario.

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