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I messaggi subliminali di Mourinho: lo Special One chiama l'Inter

I messaggi subliminali di Mourinho: lo Special One chiama l'Inter

La riconferma di Luciano Spalletti sulla panchina dell’Inter appare lontana e le voci sui possibili futuri allenatori si fanno sempre più insistenti. Se Antonio Conte passeggia in corso Vittorio Emanuele, José Mourinho, usando il verbo, non è certo da meno. L’uomo di Setubal si conferma abile gestore della comunicazione e senza apparizioni che potrebbero risultare sgradevoli ai suoi colleghi, riesce comunque a far parlare di sé in orbita mercato. Perché se è vero che un contatto tra Conte e Marotta c’è già stato, è altrettanto vero che al momento non c’è ancora niente di certo per quanto riguarda il nome del prossimo allenatore dell’Inter.

LE DICHIARAZIONI - Intervenuto ai microfoni di beInSports, José Mourinho ha spiegato che per un allenatore ci sono poche cose più belle che tornare ad allenare un club già allenato in passato: “Una delle più belle sensazioni che ho provato nel calcio è stata il ritorno al Chelsea, perché quando un club ti vuole per la seconda volta con sé o comunque prova a riportarti lì, significa che sa già quanto sei bravo e questa è una cosa molto importante. Spesso alcune società ingaggiano degli allenatori con i quali non hanno mai lavorato e, dopo qualche mese, si pentono della loro scelta, perché i risultati non sono quelli che si aspettavano. Quando una società ti cerca per la seconda volta è davvero una bella sensazione”.

TOTO ALLENATORI - Dichiarazioni che sembrano strizzare l’occhio all’Inter. Parole che si insinuano nell’ambiente nerazzurro, dove da giorni si parla di Conte e Allegri, che se dovesse decidere di lasciare la Juve, contribuirebbe a creare ancora maggiore incertezza nel mercato degli allenatori. Perché a quel punto Conte potrebbe subire il richiamo del vecchio amore (se Agnelli dovesse preferire lui a Zidane) e a disposizione dei nerazzurri potrebbero esserci sia Allegri che Mourinho. Due nomi che farebbero molto rumore. Il primo perché arriverebbe dopo le panchine di Milan e Juve, ovviamente su richiesta di Marotta, fino a poco tempo fa alle dipendenze del club bianconero; il secondo perché riconosciuto dal tifoso interista come un totem da non rovinare e riscrivere la storia potrebbe anche significare macchiare le vecchie imprese col rischio dell’insuccesso. Ma questo non spaventa Mourinho e forse neanche tanto i tifosi dell’Inter che messi di fronte a un’ipotetica scelta tra il portoghese e Allegri potrebbero rivedere la gerarchia delle preferenze.

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