Jacobelli: Blatter, vattene! Ma quale discriminazione razziale su Qatar 2022?
Di fronte alla marea montante dello scandalo sulla presunta corruzione alla base dell'assegnazione del mondiale 2022 al Qatar, Blatter dixit: "Qatar? C’è una sorta di tempesta contro di noi relativa alla Coppa del Mondo che si giocherà nel 2022. Penso, purtroppo, che ci sia una grande quantità di discriminazione e di razzismo in queste accuse. Questo per me è molto triste - ha sentenziato lo svizzero parlando con alcuni rappresentanti della confederazione africana (Caf) alla vigilia del Congresso Fifa in Brasile - visto che si parla tanto prima della chiusura delle indagini, che avverrà tra settembre e ottobre e tratterà in maniera definitiva la questione”.
Ma di quale discriminazione razziale va cianciando Blatter? Ma pensa che siamo tutti scemi? Ma le ha lette l'inchieste del Sunday Times? Perché non ha già querelato il giornale inglese, se ciò che afferma è falso? E, come mai, l'inchiesta Fifa adesso slitta addirittura a settembre-ottobre? Ma le multinazionali sponsor Fifa, furibonde per i pesantissimi danni d'immagine causati dalla vicenda, Blatter le ha sentite o no? Ma, anziché sparare facezie ammantate da pura demagogia, perché Blatter non ci spiega dove fosse e che cosa facesse quando il mondiale 2022 veniva assegnato al Qatar? Perché dieci giorni fa ha definito "un grave errore" quella decisione? Se è stata un grave errore, che cosa c'entra oggi la discriminazione razziale? Come mai ha scoperto con anni di ritardo che, d'estate, in Qatar ci sono 50 gradi all'ombra e bisognerebbe giocare il mondiale in inverno, facendo saltare tutti i calendari?
Con un editoriale che ha efficacemente riassunto la linea del giornale, il New York Times ha invitato la Fifa all'autoscioglimento e ha rimarcato come gli scandali che l'hanno bersagliata negli ultimi anni, siano stati addirittura superiori ai problemi accusati dal signor Berlusconi.
Calciomercato.com ha profeticamente inaugurato l'anno facendo un'esortazione: "Blatter, vattene!". Siamo lieti di essere in sempre più numerosa e qualificata compagnia.
.Xavier Jacobelli
Direttore Editoriale www.calciomercato.com
