
Kolo Muani si è già preso la Juventus: verso la titolarità a Napoli, Vlahovic ormai è un panchinaro
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NUOVO ACQUISTO - Thiago Motta lo aspettava da tempo e ora se lo gode, schierandolo, con ogni probabilità, titolare al Maradona. Cotto e mangiato. L’ex Psg in pochi giorni e pochi allenamenti ha già convinto tutti e dimostrato di essere un profilo più adatto per il calcio del suo nuovo allenatore rispetto a quel Vlahovic che, finora, aveva portato su di sé l’intero reparto.
IN CONFERENZA - “Può giocare titolare? Vedremo, è disponibile, è in gruppo, vedremo se inizierà o no. L'importante è aver preso un giocatore del suo livello, perché pensiamo che possa coprire l'esigenza che c'è qui, in una squadra grande come la Juventus. E che possa aiutare la squadra per vincere le partite. Lui e Nico Gonzalez possono giocare sulle fasce. Vlahovic ha giocato tantissimo, ha avuto quest'ultimo infortunio che l'ha tenuto fuori dalla squadra, è entrato nelle ultime due partite e vedremo domani chi inizierà e chi contribuirà", ha detto Motta in conferenza stampa alla vigilia della gara.
NUOVE GERARCHIE – Da panchinaro fisso a Parigi – dove aveva avuto diversi problemi con Luis Enrique e l’ambiente – ad attaccante principe della Juventus, la parabola di Kolo Muani è stata repentina ma non certo inaspettata. I bianconeri hanno puntato forte su di lui poiché aveva in sé tutti i crismi dell’operazione perfetta per questo gennaio. È giovane ma entra nel suo momento clou della carriera, essendo un classe ‘98, arriva in prestito secco a fronte di un pagamento di 1 milione di euro, più altri 2 di eventuali bonus oltre a oneri accessori pari a 2,6 milioni. Può giocare al posto di Vlahovic ma anche insieme a lui, giostrando da punta centrale così come da esterno offensivo. Un uomo per tutte le occasioni insomma per il quale il club non ha speso alcunché per il cartellino.

STRATEGIE FUTURE – Sei mesi in prova e poi si deciderà sul suo futuro. Come fatto per altri buchi da coprire nella rosa, la Juventus non si è voluta impegnare comprando calciatori in questo mercato di gennaio, almeno per ora ed escludendo il caso Alberto Costa, un’opportunità colta al volo. Tutto è rimandato a giugno quando ci sarà una nuova rivoluzione, soprattutto in attacco. Tra qualche mese quindi, se il giocatore convincerà e se i bianconeri vorranno tenerlo, Juve e Psg dovranno sedersi a tavolino e ridiscuterne. Un’eventualità per ora complicata perché i francesi per farlo partire a titolo definitivo partono da una base molto alta.
SI CAMBIA – Attacco nuovo di zecca tra qualche mese, si diceva. Il punto focale resta la situazione di Dusan Vlahovic, reduce da due panchine di fila, destinato alla terza consecutiva e a chissà quante altre nel prossimo futuro. La scadenza del suo contratto – giugno 2026 – si avvicina a grandi passi e passi avanti sul rinnovo non sono stati fatti. Difficile che il giocatore che è arrivato a guadagnare 12 milioni accetti un nuovo accordo a cifre molto inferiori e spalmate su più anni. Morale della favola: per evitare di perderlo a parametro zero, Vlahovic sarà protagonista del prossimo mercato. Non questo di gennaio ma quello di giugno. Le due panchine per scelta tecnica di Thiago Motta d’altronde parlano chiaro, così come i soli 21 minuti giocati nelle ultime due partite. Nelle gerarchie è scalato dietro a Kolo Muani e allo stesso Nico Gonzalez: se ne riparlerà a febbraio, dopo il mercato, quando la questione rinnovo diventerà quella più pesante presente sulla scrivania di Cristiano Giuntoli.
Commenti
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Farà la stessa fine di Vlahović aspettate.