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    Milanmania: il caso Theo Hernandez rivela la "voglia di vincere" di Cardinale. Ibra cosa vuole dal Milan?

    Milanmania: il caso Theo Hernandez rivela la "voglia di vincere" di Cardinale. Ibra cosa vuole dal Milan?

    • Andrea Longoni
    In attesa che l'estate del Milan possa decollare, due riflessioni vanno fatte. La prima riguarda Theo Hernandez: uno dei giocatori più forti in rosa, un top player nonostante anche lui ogni tanto si sia preso qualche pausa nel percorso rossonero. Purtroppo negli ultimi giorni è finito nelle cronache di mercato come possibile partente. La cosa non mi stupisce, in quanto la trattativa per il rinnovo di contratto, che scade nel 2026, non procede nemmeno a rilento, semmai è piuttosto ferma. La base di partenza attuale a 5 milioni a stagione rende complicato per i parametri di RedBird arrivare a un rinnovo.
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        Spiace, per chi ha il Milan nel cuore, constatare che Oaktree appena arrivato abbia dato l'ok a un rinnovo da 10 milioni di euro per Lautaro Martinez, pur non avendo l'Inter i conti in ordine come i rossoneri. Da queste cose si misura anche la voglia di vincere di Cardinale: se Oaktree rinnova Lautaro, RedBird dovrebbe fare lo stesso, con oltretutto più facilità, per Theo. E invece oggi la paura è che questa estate ci porterà via un giocatore insostituibile come il francese. Se devi rimpiazzare uno come lui fai fatica persino a limitare i danni, in un ruolo in cui c'è davvero poco in giro all'altezza. Il Milan perderebbe un giocatore che da terzino ha fatto 29 gol e 39 assist in 213 partite: numeri straordinari. 

        La seconda considerazione è su Zlatan Ibrahimovic, che si è insediato a metà dicembre (seppur ufficialmente non nell'organigramma) e che fino a inizio giugno non ha lasciato decisamente il segno. Fatti pochi, a differenza dell'attività social molto intensa e forse anche inopportuna visto il momento: coi suoi post, spesso criptici, sembra se ne freghi del malumore oggi evidente dei tifosi. Sarebbe necessario prendesse parola e spiegasse cosa vuole fare lui nel Milan e del Milan, e se ha ancora la stessa voglia di vincere che aveva da calciatore. In questo momento è la controfigura di quello che, da calciatore, era un uomo ambizioso come pochi. La speranza è che possa invertire la rotta al più presto, ma oggi Zlatan è una grande delusione.
         
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