
Sampdoria, Manfredi: "Le illazioni hanno creato danno enorme al club. Continueremo a investire"
- 6
Manfredi non si tira indietro di fronte alle responsabilità: «Non entro nelle scelte altrui e mi concentro sulle nostre. Me le sono sempre prese e lo ribadisco: avevamo preparato una stagione con l’obiettivo di andare in Serie A. Non dovevamo essere qui a giocarci i playout. Avevamo investito tanto e, oltre a non centrare l’obiettivo, siamo precipitati. Cosa non ha funzionato? Diversi meccanismi, anche validi, non sono riusciti a integrarsi appieno. Sono state date ampie deleghe alla direzione tecnica che, in totale buona fede, non ha allestito una rosa competitiva. Ci siamo sentiti in obbligo di vincere ogni partita e la pressione ci ha divorati". Il cambio in panchina, con l’arrivo di Evani, è stato un tentativo estremo: "La bacchetta magica purtroppo non esiste. Di sicuro Evani e il suo staff stanno facendo la differenza" ha detto al Corriere dello Sport.
Sul playout in arrivo e sul ricorso della Salernitana: "Noi pensiamo al campo e rispettiamo la classifica. Nonostante le possibili implicazioni legali, ci sarà un giudizio cautelare il 13 e uno di merito il 19, a cavallo dei due playout. Non è facile operare così, ma non dobbiamo avere alibi. I tifosi? Li comprendo. E li rispettiamo. Al punto che abbiamo messo in vendita i biglietti per la gara di domenica a prezzi popolari e al costo di un euro per i nostri abbonati. Questo gesto vuole essere l’inizio di un percorso insieme. Giovanili e woman? Il settore giovanile l’ho rivoluzionato da poco e sia con il vivaio che con il femminile ci siam posti obiettivi di risalita sul medio-lungo periodo. Stiamo piantando diversi semi, sono convinto che presto ne vedremo i frutti".
"Le condizioni che abbiamo ereditato? Erano tragiche. I tifosi sanno che i risultati sono figli di nostre decisioni sbagliate, ma il lavoro fuori dal campo è stato tantissimo e ce n’è da fare ancora parecchio. Andremo avanti in qualsiasi caso, investendo. Detto questo è nostra responsabilità prevedere tutto e muoverci di conseguenza con due piani operativi distinti a seconda del risultato. Diversamente da altri fondi noi abbiamo scelto di essere trasparenti fin dall’inizio. Per un progetto di questo tipo servono coperture economiche-finanziarie. Le avevamo prima di imbarcarci in questa grande impresa e le abbiamo tuttora. La Samp è una società in salute".
Capitolo Mancini: "Con Roberto c’è un rapporto continuo. In quel momento avevo bisogno che la squadra ritrovasse identità e perdesse un po’ di timore. Così ci ha dato dei consigli e abbiamo deciso di puntare sul cuore blucerchiato e dei campioni che hanno fatto la storia di questa società". Sulla vicenda sollevata dalle Iene, il presidente non si nasconde: "Stiamo indagando. Non abbiamo mai sottoscritto, autorizzato o approvato alcun tipo di accordo e non c’è stato alcun contratto con gli agenti di questa persona". E sul tema della trasparenza interna aggiunge: "Abbiamo sospeso i collaboratori accostati a questa vicenda, così da fare luce su un fatto che, se confermato, sarebbe gravissimo".
Chiusura affidata a una visione più ampia, a un progetto che va oltre la salvezza sul campo: "Restituire alla Samp la dignità, la stabilità e l’orgoglio. Voglio vedere Marassi pieno, con una squadra che lotta ed emoziona la sua gente. Ma vorrei anche costruire un club serio, solido, rispettato, che lavora con metodo, competenza e che mette al centro la maglia, non gli interessi personali. Un club dove i giovani crescono".
Commenti
(6)Scrivi il tuo commento
ora addirittura danneggiati....