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  • Samp, Viviano: 'Ottimo rapporto con Ferrero, non me ne sarei andato. Eto'o portava a cena i tifosi...'

    Samp, Viviano: 'Ottimo rapporto con Ferrero, non me ne sarei andato. Eto'o portava a cena i tifosi...'

    • Lorenzo Montaldo

    C'è tanta Sampdoria nel racconto di Emiliano Viviano. L'ex numero uno blucerchiato ha parlato a lungo della sua avventura a Genova, dove il portiere ha lasciato un pezzo di cuore, toccando vari temi, dal suo rapporto con Ferrero al suo addio a Genova, passando per Cassano e Eto'o:

    "Ferrero? Forse sono stato il suo primo acquisto: con lui avevo e ho ancora un rapporto eccezionale" ha detto a Casa Di Marzio in diretta Instagram. "Mi sono sempre trovato bene e dal punto di vista societario in questi anni ha fatto grandi cose, penso ad esempio a Casa Samp: poi ovvio, devi prendere il pacchetto completo, abituati a Garrone e Mantovani è capibile che alcuni tifosi abbiano faticato ad abituarsi a modi così diversi".


    Bello il retroscena su Eto'o: "Un campione che non ha bisogno di presentazioni, ma di un’umiltà incredibile: il suo arrivo a gennaio toccò degli equilibri, il peso nello spogliatoio si sentiva. I tifosi della Samp portati fuori a cena? Vero, ma di aneddoti su Samuel ne avrei mille. Ricordo gli aiuti che dava alle persone al centro sportivo dell’Inter, gli chiedevi se nei suoi viaggi tra Londra e Milano ti prendeva un paio di scarpe che facevi fatica a trovare, e lui te le regalava".

    Un altro fuoriclasse passato vicino a Viviano è stato Cassano: "Io ho avuto quello migliore, in Nazionale durante le qualificazioni agli Europei del 2012, e poi quello tornato alla Samp che ha fatto più fatica: ma al di là di quello che poteva fare in campo, Antonio spostava gli equilibri solo per la sua presenza. Era una roba pazzesca, dove gli altri vedevano centimetri di campo lui vedeva metri".

    E il suo addio alla Samp? "Io non sarei mai andato via, ora però la Samp ha un portiere bravo, in futuro chissà. Lì sono stato da Dio, società che funzionava bene, ambiente che non devo nemmeno dirlo: hanno una maniera diversa nel vedere e nel vivere il calcio, lo sta dicendo anche Ranieri che di esperienza ne ha un 'pochino' " conclude.


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