
Spalletti alla Fiorentina, Commisso fa sul serio. E spunta l'incontro con Pradé e Barone
COMMISSO RILANCIA - Rocco Commisso non può essere soddisfatto del rendimento della squadra nella sua prima vera stagione da patron: costretto a esonerare Montella lo scorso dicembre, era convinto che Iachini potesse infondere la sua carica a un gruppo nel quale il talento non manca certo con giocatori come Milenkovic, Castrovilli, Chiesa e Vlahovic e un campionissimo come Ribery, e si trova invece - a 7 giornate dalla fine - a non avere ancora l'aritmetica certezza della Serie A. L'imprenditore italo-statunitense è pronto dunque a rilanciare pur di rivedere una Fiorentina competitiva per i primi posti e, dopo aver già messo mano al portafoglio concludendo a gennaio gli acquisti di Duncan, Cutrone, Kouamé e Amrabat per la prossima stagione, è disposto a nuovi investimenti per la prossima stagione, magari attraverso il sacrificio necessario di Chiesa. Ma soprattutto puntando a un top per la panchina.
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OSTACOLO INTER - Spalletti vive a pochi chilometri da Firenze ed è sempre stato legato a questa piazza, oltre ad avere una gran voglia di rivincita dopo l'amara conclusione dell'esperienza all'Inter. Club al quale è legato da un contratto da 4,5 milioni di euro netti fino all'estate 2021 e che rappresenta il vero ostacolo per accasarsi altrove, visti i pessimi rapporti con la dirigenza complicati dal tentativo di svincolarlo con lo sconto, lo scorso ottobre, in vista di un approdo al Milan poi mai andato in porto. E Commisso, pur di strappare il suo sì definitivo, è pronto a mettere sul piatto un triennale (anche se il club viola smentisce che sia stata presa questa decisione). Pradé, Barone, Spalletti, tutti insieme in Versilia per costruire la Fiorentina che verrà?