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  • Talenti di ferro: Liso, quando il gioco si fa duro, i duri scendono in campo

    Talenti di ferro: Liso, quando il gioco si fa duro, i duri scendono in campo

    Passione per il calcio, quando si è disposti a tutto pur di gridare 'Goool!'. Prosegue la rubrica 'Talenti di ferro', una carrellata di giovani campioni destinati presto a far parlare di sè. Presto imparerete a conoscerli e a tifare per loro.  

    Il sesto e ultimo si chiama Liso.

    Quando il gioco si fa duro, i duri scendono in campo. Un detto, questo, che spesso trova riscontri opposti però nelle storie di tutti i giorni. E quella di Liso ne è l'esempio lampante: ai più potrà sembrare una persona ruvida, grintosa, ma dietro questa corazza si nasconde un personaggio gentile e soprattutto dal grande talento. La sua storia inizia tanti anni fa, quando in un quartiere periferico, con una palla fatta di stracci vecchi, Liso inizia un suo percorso personale, che lo porterà anche ad ottenere il record di palleggi nella sua zona, cosa della quale anche oggi, a molti anni di distanza, ne va particolarmente fiero. Nessuno gli ha insegnato nulla: tutte le sue esperienze sono avvenute in strada, proprio lì dove un giorno venne visto da uno dei più grandi agenti di calciatori del momento. Lo vide, lo rincorse, ci parlò: “Io non voglio fare il calciatore, ma parla con mia mamma”, furono le sue prime parole. Mentiva, ovviamente: diventare un giocatore di calcio era stato sempre il suo sogno.

    Portò l'agente alla roulotte dove viveva con sua mamma; lui aspettò fuori, quando uscirono sua madre gli diede un grande baciò in fronte. Lì iniziò la carriera di Liso, duro, talentuoso, impavido e grintoso calciatore di oggi che tutti conoscono per le sue grandi giocate quasi da acrobata e la cresta alla moicana. Un capitano dall’aspetto minaccioso e scontroso ma con un cuore di cioccolato. Le prime vittorie arrivarono quasi subito, ma poi tanti, troppi errori, soprattutto fuori dal campo. Serate in discoteca, tante donne e notti brave. Una vita non da atleta. Ma poi la voglia di ricominciare e la consapevolezza d'aver commesso degli errori mettendosi in discussione, superando così i propri limiti. Oggi Liso è soprattutto questo, un grande calciatore dal talento indiscusso. Ma soprattutto con un grande cuore.

    Caratteristiche che ne fanno personaggio perfetto per il nuovo film di Juan José Campanella dal titolo “Goool”, al cinema da oggi 29 maggio. Una pellicola nel quale si parla anche di tutti gli altri personaggi dei quali vi abbiamo già narrato: da Amadeo, giovane ragazzo con la passione per il biliardino, a Capi, Beto, Loco, Grosso e Liso, suoi “compagni” di gioco. Se volete scoprire questa affascinante storia, andate subito al cinema!

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