Calciomercato.com

  • Torino: manca esperienza in attacco e in porta

    Torino: manca esperienza in attacco e in porta

    • A.S.

    L'esperienza in Serie A può fare la differenza. Il Torino da questo punto di vista si è rinforzato in difesa e ha mantenuto quasi invariato il centrocampo, ma in attacco e in porta ha perso un po' di quella Serie A che poteva servirgli. Sull'edizione odierna di CronacaQui Torino, si evidenzia come i due giocatori della rosa del Toro col maggior numero di presenze in A siano Emiliano Moretti (329) e Matteo Brighi (326): ironia della sorte, peraltro, ad oggi entrambi svolgono allenamento differenziato per i rispettivi infortuni (comunque non gravi). Affidabilità da massima serie ne garantiscono in ogni caso anche Bovo (218 presenze) e l’ultimo arrivato Pasquale (255), mentre in mediana dopo Brighi c’è Gazzi (129 apparizioni in A) che però è squalificato fino a metà ottobre. L’idolo Cerci, anche per questioni anagrafiche, è fermo a quota 109 gare. In entrambi i reparti non mancano gli esordienti, come Bellomo a centrocampo e Maksimovic in difesa: quest’ultimo comunque ha maturato esperienza in Serbia, collezionando già 57 partite in A a soli 21 anni. Ha fatto il suo esordio in Italia invece Farnerud, che ha alle sue spalle 236 partite nei massimi campionati di Francia, Germania, Danimarca e Svizzera. Quel che preoccupa però, secondo il quotidiano torinese, è l’attacco, oltre alla porta. Tra i pali i tre estremi difensori granata mettono insieme 24 presenze in Serie A (Gomis ancora deve esordire), mentre nel reparto offensivo 'comanda' questa speciale classifica Vitor Barreto con 124 presenze. A seguire l’ex giocatore dell’Udinese c’è Meggiorini con 106 partite in A, mentre Larrondo arriva appena a quota 40 e Immobile è reduce da 38 presenze nel massimo campionato italiano. In totale, l’attacco del Toro vanta 308 presenze in A, con 48 reti segnate: si tratta di un gol ogni sei partite, circa. Le neopromosse Livorno, Sassuolo e Verona stanno meglio: toscani ed emiliani hanno un potenziale di circa un gol ogni quattro gare, mentre il Verona (spinto dalle oltre 300 presenze in A di Luca Toni e dei suoi 150 gol) abbassa questa media portandola ad un potenziale di un gol ogni 2,3 partite.

    Altre Notizie