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  • UFFICIALE: la Sampdoria è in Serie B. E ora è corsa contro il tempo per evitare il fallimento

    UFFICIALE: la Sampdoria è in Serie B. E ora è corsa contro il tempo per evitare il fallimento

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    Era solo questione di tempo, ma l’ufficialità è arrivata a Udine, proprio come quella dello scudetto del Napoli: la Sampdoria è la prima retrocessa del campionato di Serie A 2022-23, incrocia il Genoa proprio ieri promosso dalla Serie B e passa dal Paradiso all’Inferno nel giro di una stagione. Si tratta della terza squadra a retrocedere nelle cinque maggiori leghe europee, dopo Elche in Spagna ed Angers in Francia. Peggio: dalla padella nella brace. Perché oltre alla certezza matematica della retrocessione e del ritorno in cadetteria dopo 10 anni dalla promozione 2012-13 e 11 dall'ultima retrocessione, c’è anche lo spettro del fallimento.

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    STAGIONE DA DIMENTICARE - 
    L'inizio da incubo con Giampaolo, il 4-0 di Salerno, la sconfitta in casa dello Spezia, poi l'arrivo di Stankovic e un mercato che non è riuscito a dare le giuste garanzie nonostante l'arrivo di Jesè, Amione, Lammers, Nuytinck, Zanoli. La vittoria di Cremona e quella in casa col Verona sono state "annullate" dal capitombolo in casa contro la stessa Cremonese e dai tanti pareggi negli scontri diretti che hanno impedito ai doriani di scalare posizioni in classifica. L'umiliazione di Firenze (5-0) ha spinto Stankovic ad alzare bandiera bianca: "Quando smetti di lottare, allora hai fallito". Infatti, tutti e cinque i cambi della gara di oggi a Udine sono arrivati a partita praticamente conclusa. Segnale definitivo di resa. 

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    ULTIME SPERANZE – Ci sono oltre 200 milioni di euro di debiti, secondo il Tribunale di Genova, che a marzo ha accolto la misura della composizione negoziata presentata dal club assieme all'esperto Eugenio Bissocoli, nominato dalla Camera di Commercio. Sono stati fissati in 120 giorni i termini che vietano ai creditori di poter fare istanza di fallimento nei confronti della società, permettendo così al club di trovare le migliori soluzioni possibili per provare ad uscire da una crisi economico-finanziaria durissima. E di farlo senza soluzione di continuità aziendale. Le “misure di protezione”, che sono temporanee, scadranno il 6 giugno, ed escludono i pagamenti Irpef, che la Sampdoria ha rateizzato, e il pagamento degli stipendi, il cui prossimo termine è fissato per il 16 maggio. Misure di protezione che, appunto, sono soprattutto funzionali al risanamento del club tutt'ora di proprietà della famiglia Ferrero, duramente contestata dai tifosi prima dell’ultima assemblea di Lega. In questi giorni è iniziato ufficialmente l’ultimo tentativo di salvezza della Sampdoria, guidato da tutto il CdA blucerchiato che cerca investitori disposti a sottoscrivere il bond. Mentre sul campo il flop è totale, fuori non resta che provare a fare di tutto per evitare un fallimento che sembra essere sempre più reale.
     
     

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