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  • Da Insigne a Mertens, il Napoli è 'cotto'. Sarri, la colpa è anche tua

    Da Insigne a Mertens, il Napoli è 'cotto'. Sarri, la colpa è anche tua

    • Marco Demicheli
    Il giorno dopo la sconfitta contro la Juventus, che rischia di costare la testa della classifica a favore dell'Inter, è tempo di analisi in casa Napoli. Un ko, il primo in questo campionato, che fa riflettere soprattutto per l'immediato futuro e le condizioni fisiche di alcuni calciatori fondamentali per il gioco di Maurizio Sarri, quei titolarissimi che hanno fin qui tirato "la carretta": Hamsik, senza dubbio. Ma anche il tridente delle meraviglie, Insigne-Mertens-Callejon.

    MERCATO SOTTO ACCUSA - Dopo la scorsa estate in tanti elogiarono il mercato portato avanti dalla società del presidente Aurelio De Laurentiis, capace di blindare i suoi big e di allungare la rosa. Ma se a centrocampo la differenza tra titolari (Allan-Jorginho-Hamsik) e riserve (Rog-Diawara-Zielinski) spesso passa inosservata, lo stesso non può dirsi dell'attacco. Ounas e Giaccherini sono le prime alternative sulle fasce, ma non possono considerarsi allo stesso livello (e nemmeno vicini) di Insigne, Mertens e Callejon. Se paragonata con la panchina della stessa Juve, dove ogni domenica trovano posto almeno due tra Mandzukic, Dybala, Cuadrado, Douglas Costa e Bernardeschi, quella azzurra non regge il confronto. Limiti evidenziati anche dalle parole di ieri sera del tecnico: "A Napoli quando si prende qualcuno pare sembra sia arrivato RonaldoOunas ha fatto una decina di partite due anni fa a buon livello, l'anno scorso neanche tanto bene, non possiamo pensare risolva le partite. È uno anarchico, se c'è da difendere vengono fuori limiti, deve crescere".


    LE RISERVE NON GIOCANO - È però vero che, forse per la prima volta nella sua storia recente, quest'anno il Napoli ha a disposizione due giocatori per ruolo, da far alternare soprattutto nelle partite che sulla carta si annunciano più facili. Fin qui, però, Sarri non l'ha fatto. Se analizziamo il reparto avanzato, Ounas ha collezionato appena 91 minuti in sette presenze tra Serie A e Champions League, mentre Giaccherini si è fermato a 60 minuti in quattro apparizioni in campionato. Decisamente troppo poco per permettere loro di entrare in condizione e conoscere al meglio i compagni, così che quando - come ieri l'algerino - sono costretti a entrare in campo, possano dare quella marcia in più che aiuterebbe Reina e compagni. Come ammesso ieri dallo stesso allenatore, Insigne è alle prese con un'infiammazione al pube, mentre Mertens e Callejon sono stanchi e stremati dalle tante gare giocate fin qui. Inevitabile che in un dicembre pieno di impegni il Napoli avrà bisogno di tutta la rosa. Ora Sarri non ha scelta: le riserve, per quanto non ritenute al livello dei titolarissimi, devono giocare

    @marcodemi90

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