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    Inter, Asllani: "Calhanoglu è la cosa più bella che potesse capitarmi, Lautaro mi bastona. Italia-Albania? Ecco la favorita"

    Inter, Asllani: "Calhanoglu è la cosa più bella che potesse capitarmi, Lautaro mi bastona. Italia-Albania? Ecco la favorita"

    • Redazione CM
    Quella contro l'Italia sarà una partita decisamente speciale per Kristjan Asllani: il centrocampista dell'Inter affronterà con la sua Albania la Nazionale del Paese nel quale è cresciuto. Intervistato da Il Corriere della Sera, Asllani non ha nascosto tutta la sua emozione.

    ITALIA-ALBANIA - "Direi una bugia se raccontassi che lo è, anche perché gioco contro tanti compagni di squadra. Peccato solo per il girone durissimo, ma vogliamo fare bene e aprire un ciclo per provare a qualificarci al Mondiale. C'è un bel mix di vecchi e giovani. Secondo me prenderò tante offese (ride ndr). Ma ci sono anche tanti altri albanesi nella zona. Di sicuro sarà una bella partita e non vedo l'ora di giocarla".

    FESTA PER LA VITTORIA DELL’ITALIA A EURO 2020 - "Sono stato in piazza, coi miei amici che festeggiavano".

    SENTIRSI ALBANESE - "Il mio sangue è albanese, in casa ogni tanto parlo la lingua. E con i nonni in Albania mantengo vivo le radici".

    LUOGO DI NASCITA - "Sì, se con la Nazionale sono a Tirana e ho il pomeriggio libero vado a trovare i nonni".

    VITA DEI GENITORI E ARRIVO IN ITALIA - "Sempre. Mio padre è arrivato in Italia con il gommone e mi racconta quanto fosse dura la vita in Albania. Mia madre mi ha avuto a 18 anni e non è stato facile. Hanno sofferto tanto e quello che hanno fatto per me e mio fratello Leonardo che ha 13 anni non ha prezzo: sento di non poterli ripagare, ma ci provo".

    RIPAGARE I GENITORI - "Quando ho firmato per l'Inter ho portato tutti con me a Milano, anche perché parlano tutti bene della città, ma a 21 anni viverci da solo sarebbe stato un casino. Mia mamma lavorava in una fabbrica di dolci, mio padre per l'azienda degli acquedotti e d'estate stava tutto il giorno al sole: adesso la vita è cambiata".

    PIU’ DIFFICILE FIRENZE O FARE IL CAMERIERE? - "Più difficile giocare quella partita, perché la sentivo molto, non giocavo dal primo minuto da diverso tempo e la Juve era molto vicina a noi: c'era un po' di stress".

    CALHANOGLU MODELLO - "Anche Brozovic è un'ispirazione. Vedere lui e Calha allenarsi è stata una delle cose più belle che mi potesse capitare".

    STAGIONE DI CRESCITA - "Senza dubbio. Davanti ho un grandissimo giocatore come Hakan, dal quale cerco di imparare tutti i giorni. Lo ringrazio, anche per la persona che è".

    GIOCARE POCO - "Ho capito che anche se giochi tre minuti, devi farti trovare pronto. Ma sono migliorato anche nella fase difensiva, sulla quale ho lavorato tanto. E nel gioco con la palla: stando con i campioni migliori in tutto".

    BASTONE O CAROTA DA CALHANOGLU - "La carota".

    LAUTARO - "Certo, ma io lo ringrazio perché mi parla tantissimo, specie fuori dal campo. Non voglio raccontare cosa mi ha detto ma mi ha aiutato tantissimo. Ha fatto bene ad usare il bastone".

    TENERE L’EQUILIBRIO - "Ci penso sempre, perché sono arrivato a Milano dopo 13 partite da titolare a Empoli".

    INZAGHI - "Sa quando venire a parlarti e quando non è il momento: mi aiuta tantissimo".

    INTER NEL CUORE - "Sì, la passione nasce da uno zio, molto interista. Però mi piaceva tantissimo anche Kakà".

    ITALIA PERICOLOSA - "Sì. E chiaramente è favorita".

    BARELLA - "Barella: qualità e quantità. È uno dei più forti al mondo e spero domani ci sia. Bastoni: eleganza. Dimarco: piedino fatato. Darmian: il nostro principe. Frattesi: stupido! No, scherzo (ride). Grande forza fisica e grandissimo amico: l'ho sentito, speriamo non segni con noi. Parliamo spesso, anche lui nell'Inter ha giocatori fortissimi davanti e deve essere contento della sua stagione. È un grande professionista".

    ASLLANI - "Un bravo ragazzo".

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