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  • Italia, Spalletti: "Chiesa è quello che manca alla nostra Nazionale, può aiutare qualsiasi squadra"

    Italia, Spalletti: "Chiesa è quello che manca alla nostra Nazionale, può aiutare qualsiasi squadra"

    • Pietro Siviero
    Luciano Spalletti aspetta e spera ancora in Federico Chiesa. Nella serata di domenica 22 dicembre il Commissario Tecnico della Nazionale italiana è intervenuto a La Domenica Sportiva trattando diversi temi, partendo dall'avvincente corsa Scudetto - decisamente più combattuta rispetto alle ultime due stagioni - fino ad arrivare al doppio impegno che attenderà gli Azzurri nel mese di marzo contro la Germania, valido per i quarti di finale di Nations League. 

    CHIESA - “Secondo me Federico può aiutare qualsiasi squadra in qualsiasi campionato. ​E’ quello che manca a noi in Nazionale in questo momento qui, il giocatore che va oltre l’ostacolo da solo e che crea la situazione di vantaggio per la squadra senza avere l’idea di quello che deve essere il collettivo. Prende, ti guarda negli occhi e ti offre la soluzione da solo; è chiaro che bisogna cominci a giocare con più continuità". 

    CAMPIONATO E NAPOLI - "E’ un campionato con molto equilibrio, livellato verso l’alto perché ormai tutte le squadre hanno una propria identità" ha spiegato l'ex tecnico del Napoli tra le altre; che poi ha toccato anche l'argomento legato all'ultima squadra allenata in Serie A: "Tutto quello che dico del Napoli può essere usato contro di me. Dico soltanto che il Napoli sta facendo un grande campionato fino a questo momento, che si vede un’identità di squadra ben precisa, ha una squadra forte, un allenatore forte e un ambiente fortissimo che può trasferire tantissime cose a questa squadra".

    SISTEMA CONSOLIDATO - “Gasperini riesce a metterli in riga, quelli che sbordano al di fuori di quello che deve essere il pensiero della partita. Lui ha creato un sistema di gioco in cui poi i calciatori si ritrovano in un contesto naturale di sviluppare le proprie capacità. Impone il sistema tattico sia in possesso di palla che senza la palla a tutte le avversarie, è un’identità di gioco che è ormai consolidata. Lo stesso pensiero che ho del Napoli ce l’ho anche dell’Atalanta, ovvero che ce li ritroveremo in fondo al campionato a giocarsi lo Scudetto” ha proseguito Spalletti mettendo la Dea allo stesso livello dei partenopei, due delle tre squadre che sembra si contenderanno il titolo di campione d'Italia 2024/25.

    CALCIO RELAZIONALE - “Conosco bene Thiago Motta. So che cosa predica dalla mattina alla sera perché sono andato a vederlo lavorare a Bologna e si capisce qual è la sua intenzione di gestire una squadra di calcio. Lui vuole una squadra che giochi, vuol far crescere tutta la rosa, cambia spesso formazione e la richiesta che fa è diventare una squadra ‘relazionale’, che riesce a comandare le partite e che ha coraggio nel prendere delle decisioni. Io lo vedo un allenatore preparato che avrà sicuramente un futuro importante”.

    PROSSIMO IMPEGNO - "La Germania è una squadra forte però noi vogliamo andare a giocarci questa partita per portarla a casa e non come qualcuno sta alludendo che forse è meglio andare a incontrare quel girone o quell’altro" ha concluso Spalletti, parlando del prossimo impegno della Nazionale, a marzo in Nations League, che andrà anche a stabilire il girone di qualificazione per il Mondiale 2026 in cui saranno inseriti gli Azzurri. 
     

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