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  • Lazio, Sarri: 'Se in rosa avessi 7-8 laziali sarebbe ancora meglio. Luis Alberto? Ora è un giocatore fenomenale'

    Lazio, Sarri: 'Se in rosa avessi 7-8 laziali sarebbe ancora meglio. Luis Alberto? Ora è un giocatore fenomenale'

    • Tommaso Fefè
    Alla vigilia di Monza - Lazio Maurizio Sarri ha parlato in conferenza stampa a Formello. L'allenatore dei biancocelesti ha messo in guardia i suoi in vista della ripresa della Serie A, per non ricadere in errori di approccio alle partite che sono già costati parecchi punti ai capitolini in questa stagione.

    MONZA - "Stiamo preparando la gara con logicità. Il derby non ci fa partire in vantaggio. Domani sarà difficile contro una squadra che sta mettendo insieme numeri statistici importanti. Nelle utile 10 partite sono tra i migliori al livello di possesso palla. Dovremo arrivare lì con grande umiltà. Fra gli allenatori giovani Palladino è uno dei più intriganti. Fa una fase difensiva con un palleggio alla Guardiola. Va seguito con grande interesse".

    STATO DI FORMA - "Immobile sta bene clinicamente, ma è stato fermo un mese e non può essere al 100% dopo così pochi allenamenti. Io sono sempre contento quando i miei calciatori non vengono convocati dai vari ct. Le Nazionali sono una follia: Vecino ha fatto il giro del mondo per fare due amichevoli.
    Sono contento della progressione fisica e nell'apprendimento di Luca Pellegrini. Se giocherà o meno lo dirò a lui non qui, ma stiamo sempre parlando di un inserimento in un meccanismo di difesa che non è facile. Milinkovic può fare la differenza nella parte finale di stagione, se sarà al 100%. Noi lo aspettiamo con grande fiducia. Luis Alberto in questo momento è un giocatore fenomenale e sono contentissimo del giocatore totale che è diventato: unisce qualità di palleggio e coperture in difesa, tira da fuori e fa quello che gli chiedo. Lazzari sta bene  e in settimana l'ho visto brillante. E' rimasto fuori qualche partita, ma per motivi tattici, non perché non stesse facendo bene. A fine stagione sarà comunque un calciatore con più di 35 presenze, non vedo nessun problema".

    CHAMPIONS - "Io ho sempre detto che ci sono squadre con un organico superiore al nostro. Alcune squadre possono fare dei cambi che ti lasciano pensare. L'Atalanta per esempio nell'ultima partita a venti minuti dalla fine ha messo Boga e Hojlund. Noi comunque andremo a lottare e vediamo come andrà a finire. Il nostro vantaggio di punti attuale è quasi simbolico. Possiamo fare poco affidamento su questo. Non dobbiamo guardare alle 11 partite che mancano ma a quella di domani, che sarà difficile. Abbiamo il vantaggio, teorico, di giocare una sola volta a settimana, ma poi dobbiamo andare a concretizzare in campo. A me se mi cerca una società ci parlo e se quello che propongono mi intriga lo faccio, sennò no. Non mi interessa Champions o meno. Se ci sono calciatori che ragionano in altro modo rispetto a me, non so che divi. Non so quanto la Champions possa essere importante per il mercato. Per noi arrivarci è un'opportunità. E' una responsabilità per chi ha altri tipi di organico, non per noi".

    MENTALITA' - "Preferisco gli italiani perché ti danno più identità. Se poi avessi 7-8 Laziali sarebbe ancora meglio. Ma è anche un discorso di apprendimento in campo. Il presidente lo vedo spesso, non così tanto da quando è in Senato, ma parliamo continuamente. Questo è un campionato in cui tutti perdono punti con le squadre di media classifica. Solo al Napoli non è successo. Succede anche all'estero. Squadre come Bologna, Monza, Fiorentina sono sempre problematiche da affrontare. Per quanto riguarda noi, il nostro gruppo ha sempre mostrato una tendenza a perdere motivazioni dopo le vittorie importanti e questo è un limite che va superato in assoluto. Le motivazioni esterne però sono frivole, sono quelle interne che contano: ai miei dico "vogliamo essere la miglior squadra di Roma o una delle migliori in Italia?" La mentalità è tutta lì"

    CHINAGLIA - "Chinaglia è stato un personaggio di caratura impressionante e il ricordo è forte. Io però ho sempre guardato più gli allenatori che i giocatori"

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