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  • Milan, De Ketelaere non è un rimpianto: ecco perché, tra campo e mercato

    Milan, De Ketelaere non è un rimpianto: ecco perché, tra campo e mercato

    • Alessandro Di Gioia
    La cura Gasperini funziona eccome. A Bergamo si sta vedendo un nuovo Charles De Ketelaere, quello che si era messo in mostra con numeri impressionanti per un classe 2001, in Belgio e in Europa con la maglia del Bruges. Probabilmente il cambio di ruolo effettuato dal tecnico di Grugliasco, che lo ha riavvicinato alla porta schierandolo da seconda punta e smarcandolo da compiti di copertura, si è rivelato la mossa decisiva per invertire il trend: quaranta presenze al Milan, un assist e 3 gialli, di contro ventisei presenze all'Atalanta con nove gol, sette assist e 0 gialli. 

    IL RISCATTO DELL'ATALANTA E LA PRIMA DOPPIETTA IN A -Il giovane belga si sta conquistando la riconferma nella Dea, che secondo quanto anticipato a novembre da Calciomercato.com ha l'intenzione di mantenerlo in rosa con un importante investimento da effettuare a giugno: Congerton e D'Amico eserciteranno il riscatto dell'ex Milan corrispondendo ai rossoneri, nella prossima estate, la cifra pattuita nel corso dell'ultima finestra estiva di calciomercato, 23 milioni di euro in parte fissa e 3 equivalenti a bonus, per un totale di 26 milioni di euro. Oltre ai numeri, parlano le prestazioni: la qualità tecnico-tattica, i dribbling e l'istinto sotto porta. Certo, la prima doppietta in Serie A, segnata contro la Lazio, è la cartina torna-sole, come confermato anche da Gasperini.

    L'INVESTITURA DI GASP E L'ULTIMA VOLTA CHE FECE 2 GOL - Queste le parole del tecnico della Dea: "Ci mette tanto del suo, è lui che va in campo e fa queste prestazioni. Ha trovato un ambiente nel quale sta bene, in questi mesi ha preso fiducia in maniera esponenziale. Basta vedere il rigore, a parte che li calcia bene, prova le giocate non semplici. Ne ha fatte tante oggi, perde pochi palloni e li recupera anche. Siamo contenti, che fosse un giocatore di qualità era risaputo. Nel calcio si va sempre avanti, lui sta facendo cose importanti, sta giocando con una sicurezza sempre maggiore diventando un punto di riferimento per la squadra. Questo penso che sia il complimento migliore per lui". Per ritrovare una doppia marcatura in campionato dell’attaccante belga classe 2001 bisognava tornare addirittura al 15 dicembre 2021, quando col Bruges realizzò due reti contro il Leuven in un’annata conclusa con 14 centri complessivi.

    PERCHE' NON E' UN RIMPIANTO: LA PLUSVALENZA - Per portare il fantasista belga dal Bruges a Milano Maldini e Massara trovarono l'accordo sulla base di un trasferimento a titolo definitivo da 32 milioni di euro di parte fissa più 3 milioni di bonus che solo in piccola parte si sono concretizzati con la qualificazione alla Champions, più un contratto della durata di 5 anni da 2,2 milioni di euro di euro netti che al lordo, sfruttando i vantaggi del decreto crescita, impattava annualmente per 2,88 milioni di euro circa. Lo stipendio in questa stagione è totalmente a carico dell'Atalanta, mentre in caso di riscatto il Milan risparmierebbe 11,28 milioni di euro. Per realizzare una plusvalenza il Milan dovrebbe vendere De Ketealere per circa 26 milioni di euro, l'esatta cifra concordata fra le parti come valutazione fra prestito e diritto di riscatto: al 30 giugno 2024 il costo residuo del cartellino del 23enne sarà di circa 20 milioni e fra 3 di prestito e 23 di riscatto il Milan realizzerebbe, oltre al risparmio sull'ingaggio, anche una plusvalenza di circa 6 milioni di euro.

    BERGAMO NON E' MILANO - Conta però anche il campo. Stefano Pioli, che ha saputo valorizzare tutti i nuovi giocatori giovani avuti a sua disposizione, da Hernandez a Leao, inventandosi Kalulu centrale dopo l’infortunio di Kjaer, le ha provate tutte con De Ketelaere, facendolo giocare come trequartista dietro Giroud, come centrocampista puro con libertà di spostamenti su tutto il fronte dell’attacco e anche più avanzato: non c'è stato niente da fare, mentre a Bergamo, con Gasperini che ha effettuato la medesima mossa, le pressioni in meno hanno consentito la svolta per il belga. D'altronde il Gewiss Stadium non è San Siro.

    @AleDigio89

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