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  • Monchi: 'Il Siviglia non è una squadra, è una famiglia. Sappiamo dove colpire l'Inter'

    Monchi: 'Il Siviglia non è una squadra, è una famiglia. Sappiamo dove colpire l'Inter'

    Il ds del Siviglia Monchi parla a Radio Sevilla a poche ore dalla finale di Europa League con l'Inter: "Vivo con la squadra, vedo gli occhi dei giocatori e il modo in cui si esprimono e mi trasmette fiducia e sicurezza. E' vero che se fossi all'Inter mi direbbero la stessa cosa, ma c'è fiducia. E' chiaro che l'Inter ha tutte le qualità, è una squadra con un buon allenatore e che sbaglia poco. Debolezza? Se riusciamo a muoverci e a creare spazi tra i centrali e gli esterni... Giocano con la difesa a cinque, c'è qualche scompenso di cui bisogna approfittare. Non è una squadra facile da superare, perché sbaglia poco. Non è solo raggiungere l'obiettivo, la strada è bella e rende felici molte persone. Forse è la finale in cui siamo più soli, ma anche con più compagnia: le dimostrazioni di affetto sono state infinite. E' dura perché ci mancano i nostri tifosi, ma ci fa essere felici e forma un blocco in cui tutto torna. Questa non è una squadra di calcio, è una famiglia. Abbiamo visto tutti momenti complicati e difficili quest'anno. La fortuna è importante, ma deve esserci. Poi si vince o si perde perché è il calcio. Se non ci riusciamo, dobbiamo valorizzare quel che abbiamo ottenuto. Emery? Mi ha mandato un messaggio prima e dopo il Manchester United e il messaggio di oggi mostra quello che è, un bravissimo ragazzo".

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