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  • Napoli: visto Traoré, Cajuste e Natan? Tre segnali che il mercato post Scudetto forse non era del tutto sbagliato

    Napoli: visto Traoré, Cajuste e Natan? Tre segnali che il mercato post Scudetto forse non era del tutto sbagliato

    • Simone Gervasio
    Buttare il bambino con l’acqua sporca”. Il famoso proverbio segnala il rischio di valutare in maniera negativa anche piccoli aspetti positivi in un contesto difficile e di finire poi per pentirsene. Magari non è ancora questo il caso del contestatissimo mercato del Napoli nell’estate del 2023 ma, col passare dei mesi, le trattative dell’allora squadra campione d’Italia possono iniziare ad essere viste sotto un’altra lente.

    MERCATO COMPLICATO -
    I fatti sono noti: dopo una cavalcata inarrestabile, la squadra di Spalletti stravince lo Scudetto prima però di dividersi in mille pezzi. Spalletti se ne va a maggio, Giuntoli lo segue a luglio, direzione Juventus, e il Napoli dopo un lungo casting si affida a Rudi Garcia in panchina e Mauro Meluso dietro alla scrivania. Il mercato degli azzurri è penalizzato nelle tempistiche da tutti questi scossoni e porta a un cambiamento, nei numeri, marginale della rosa ma che, unito a tante altre componenti, condurrà a una stagione disastrosa, culminata nel decimo posto.

    ARRIVI E PARTENZE -
    Alle milionarie partenze di Kim (per 50 milioni al Bayern), di Elmas (al Lipsia per 24) e di Lozano (al Psv per 15) fanno da contraltare gli arrivi di Lindstrom, Cajuste e Natan. Il danese è il super colpo del mercato di De Laurentiis: arriva dall’Eintracht Francoforte per 30 milioni. È un’ala, un trequartista, un uomo dal dribbling facile e dalla velocità spiazzante. Promette di far volare la squadra di Garcia, insieme a Kvaratskhelia. Le promesse resteranno tali e si rivelerà un clamoroso flop. Giocherà 29 partite, tra tutte le competizioni, senza riuscire mai a entrare nel tabellino, un disastro totale. Ancora di proprietà del Napoli, Lindstrom è stato prestato in estate all'Everton ma neanche a Liverpool sta riuscendo a rialzarsi. Ad oggi ha giocato 8 volte in Premier per 420' totali. Si tratta dell’unico acquisto di quella pazza estate napoletana che non ha avuto ancora modo di riscattarsi. Per gli altri invece la musica è cambiata. Oltre al danese infatti arrivano a Napoli nell’estate del 2024 anche Cajuste, dal Reims, per 12 milioni – un’espressa richiesta di Garcia – e Natan, per 10 dal Bragantino, il sostituto designato di Kim. A gennaio poi, viste le grosse difficoltà, il club torna sul mercato con il ds Meluso (da poche ore approdato al Perugia) e porta sotto al Vesuvio anche Dendoncker, Traorè, Ngonge per 18 milioni e Mazzocchi, gli ultimi due gli unici ancora in rosa. Che fine hanno fatto gli altri? Ebbene tutti si stanno riscattando nelle loro attuali squadre.

    CAJUSTE – Lo svedese aveva trovato diverse presenze nella sua avventura napoletana, dove era sceso in campo 34 volte. In Inghilterra ci ha messo poco, 7 presenze finora, per diventare un idolo dei tifosi dell’Ipswich. La squadra appena promossa in Premier gli ha affidato le chiavi del centrocampo e lui si sta esaltando in un campionato che forse è più adatto alle sue caratteristiche. Bravo davanti alla difesa ma anche più nel proporsi in avanti, Cajuste è tra i fattori principali della risalita della squadra di McKenna che ultimamente ha fatto anche scalpi importanti come Tottenham e Manchester United, fermando i Red Devils sull’1-1 nella prima di Amorim. Qualora l'Ipswich dovesse salvarsi - attualmente è terzultimo ma alla pari dei Wolves e a un solo punto dal Leicester - scatterebbe l'obbligo di riscatto del centrocampista per 12 milioni.

    NATAN – Come Cajuste, anche Natan è diventato ben presto un idolo dei suoi nuovi tifosi e un inamovibile nella difesa del Betis Siviglia. Gli svarioni difensivi ogni tanto tornano ad apparire ma il brasiliano appare molto più convinto, cresciuto rispetto al suo passaggio al Napoli. In effetti in maglia azzurra, l’ex Bragantino ha giocato poco (solo 23 presenze) e spesso gli è stato preferito il connazionale Juan Jesus, di 10 anni più vecchio. Dall'inizio della stagione, in Andalusia, Natan ha già raccolto 18 presenze, segnato un gol e fornito un assist: una vera e propria rinascita. Dovesse mettere a posto qualche ingenuità che ancora compie, soprattutto dal punto di vista disciplinare, e qualche dormita di troppo in difesa, il club potrebbe puntare forte su di lui e riscattarlo. Natan è infatti al Betis in prestito oneroso per 1 milione di euro con diritto di riscatto fissato a 8 milioni.

    TRAORÈ – Quello che sta facendo ancora meglio però è Traoré. Cresciuto all'Empoli, è stato con il Sassuolo che il centrocampista ivoriano è esploso. Dopo ottime stagioni in Serie A, il Bournemouth ha puntato su di lui nel gennaio del 2023 pagandolo ben 30 milioni di euro. Dopo un intero anno solare da sole 10 gare in Premier, era tornato a gennaio 2024 in Serie A proprio con il Napoli. Qui l'impatto è buono ma le sue prestazioni finiscono per perdersi nel calderone dei tre allenatori susseguitisi in panchina (Garcia, Mazzarri e Calzona) e in un contesto altamente negativo. Finisce i sei mesi di prestito con 11 presenze e torna in Inghilterra senza però disfare le valigie. In estate passa ancora in prestito all'Auxerre, neopromosso in Ligue 1. Qui finalmente trova continuità di impiego e prestazione e, in 10 gare disputate finora, ha segnato ben 6 gol con un assist. Si tratta di una delle rivelazioni del campionato, un'annata che rimette il 24enne al centro della scena calcistica: dovesse continuare così, non è escluso un suo ritorno al Bournemouth in estate o un nuovo step in avanti nella sua ancora giovane carriera.

    DENDONCKER – Il belga – una vera e propria meteora a Napoli dove è passato senza lasciare traccia o giocare minuti importanti – è tornato in patria. Oggi gioca all’Anderlecht, in prestito dall’Aston Villa, dove ha collezionato 9 partite, di cui 2 in Europa League.

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    I PRIMI DELLA CAPITALE
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    Hanno preferito andare via piuttosto che affogare nell'oceano di pianti di mr simpatia conte

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