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  • Ecco la dinastia Bellucci, da papà Claudio a Riccardo: 'Guarda caso, ha scelto la Samp'

    Ecco la dinastia Bellucci, da papà Claudio a Riccardo: 'Guarda caso, ha scelto la Samp'

    • Lorenzo Montaldo
    C'è una storia molto particolare che coinvolge la Sampdoria e una dinastia, quella dei Bellucci, che riparte proprio da Genova e dalla maglia blucerchiata. Trent'anni fa dalla Lodigiani arrivò a Bogliasco un ragazzo di belle speranze, Claudio Bellucci, che indossò per la prima volta la maglia blucerchiata in Primavera nel 1990.

    Da quel momento in poi, la carriera è storia nota: l'esordio in Serie A con la Samp nel '93-'94, il prestito alla Fiorenzuola e il ritorno immediato in blucerchiato dopo l'infortunio di Bertarelli fanno parte dell'epica della squadra genovese. Così come fanno parte della mitologia sampdoriana anche i due gol segnati all'Arsenal in semifinale di Coppa delle Coppe. La storia di Bellucci con la Samp ha vissuto un'altra puntata, dal 2007 al 2010 da giocatore e poi dal 2013 sino al 2017. In questo arco temporale l'ex attaccante, ormai ritirato, ha allenato l'Under 15, l'Under 17 e la Primavera doriana, legandosi sempre più a Genova e al Doria.

    Finita qui? Per niente. Anzi, il nuovo capitolo è già iniziato. Protagonista questa volta non è più Claudio, bensì Riccardo, figlio del bomber e a sua volta interessante prospetto calcistico recentemente messo sotto contratto dalla Samp. Il tutto sotto lo sguardo vigile di papà Claudio: "​Già mi ha fatto effetto quando ha fatto la presentazione in sede (ride, ndr). Quella è stata sicuramente l’emozione più bella di sempre: vedere mio figlio che indossa la maglia della Sampdoria" ha spiegato recentemente a Sampnews24.com. La strada sembra quella giusta,a  giudicare dalla rete realizzata con l'Under 18 a febbraio contro il Sassuolo: "A vederlo segnare mi si è gelato il sangue in tribuna: 'Guarda il tempo come passa', ho pensato. Poi lui ha avuto un percorso diverso da tutti. Voglio ringraziare pubblicamente sia il Bogliasco che la Lavagnese, che lo hanno fatto crescere molto bene. Ha fatto tante presenze, gol, assist e si è messo in evidenza".

    La scelta della Sampdoria, però, è stata naturale: "Non lo nascondo e lo dico con un po’ di orgoglio, c’erano un po’ di squadre su di lui, ma quando ti chiama la Sampdoria non puoi dire no. Io sto molto defilato eh, questa è tutta farina del suo sacco. Sono davvero felice per lui". Anche perchè, vuoi mettere una storia così? Il percorso era obbligato.

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