Calciomercato.com

  • Sassuolo, De Zerbi: 'Boga-Juve, non ancora. Locatelli bruciato dal Milan? In Italia è così. Sensi, problemi all'Inter'

    Sassuolo, De Zerbi: 'Boga-Juve, non ancora. Locatelli bruciato dal Milan? In Italia è così. Sensi, problemi all'Inter'

    Lunga intervista rilasciata a Sportitalia dal tecnico del Sassuolo Roberto De Zerbi, su diversi argomenti. Ecco le sue parole:

    SUL RITORNO IN CAMPO – “Siamo obbligati a stare in casa, c’è qualcosa di brutto, di serio e di grave e ci adeguiamo. Io sono per il ritorno a giocare a patto che ci siano le condizioni di salute, a patto che si possa continuare senza mettere a repentaglio la salute di nessuno. Chi fa calcio muove interessi economici e di altro tipo, il calcio non è solo uno sport. Prima comincia, prima torna tutto alla normalità”.

    SU BOGA E LA JUVE – “Boga può essere un giocatore da Juve? Non so cosa farà. So che nel calcio non c’è solo l’uno contro uno. Ha fatto 8 gol, dovrebbe chiudere ogni stagione a 14-15. Nel calcio esistono anche i gol brutti, da opportunista, lui fa solo gol belli. Per questo gli servirebbe restare ancora al Sassuolo, per poi andare a club così e diventare un giocatore da Chelsea, da Manchester United o da Juventus”.

    SU LOCATELLI E IL MILAN – “Locatelli bruciato dal Milan? Questo va chiesto a loro perché per me è da big, ma è anche vero che in Italia non si dà il tempo ai giovani di sbagliare, di avere qualche mese in cui possono perdersi. Locatelli è un talento talmente puro che sarebbe esploso da qualsiasi parte, la società è stata brava ad andarlo a prendere. Al Sassuolo questa politica si può fare, altrove non so”.

    SUL RISCATTO DI SENSI – “Sensi torna qui o deve rimanere all’Inter? Sono di parte, è un figlioccio. All’Inter ha avuto dei problemi quando son venuti fuori i guai fisici, fin quando è stato bene ha fatto grandi cose. Non è un problema di posizione, anzi”.

    SUL RINNOVO O ADDIO – “Io al Sassuolo sto bene e la considero una società importante, lo dico grazie alla quotidianità che vivo. L’importante non è andare in una big, l’importante è lavorare bene. Tutti ambiscono ad arrivare al top, ma questo non significa che una società che ha ambizioni diverse non sia una grande. Ragiono come se dovessi stare ancora a lungo al Sassuolo, ma gli allenatori non possono mai fare progetti lunghi. Oggi ci sono, domani chissà… La settimana scorsa ho parlato con qualche giocatore pensando già alla stagione prossima, quindi immaginandomi al Sassuolo. Poi quello che verrà non lo sa nessuno. Non devo nascondere niente, io a Sassuolo mi diverto veramente perché allenare tanto talento in una squadra non è una cosa facile da trovare. Dipendesse da me, non sarebbe così semplice andare via”.

    SULL'INFERNO A BRESCIA – “Nella mia Brescia è un inferno. Quelli che escono sono numeri non reali, le stime parlano del triplo dei morti indicati. E’ una tragedia, una città colpita battuta da ambulanze ed elicotteri per tutto il giorno. Oramai andrà tutto bene non si può più dire, sono morte troppe persone, speriamo passi alla svelta”.

    Altre Notizie