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  • Sassuolomania: com'è andata col Parma

    Sassuolomania: com'è andata col Parma

    • Luca Bedogni
    A due settimane dall'inizio del campionato, il Sassuolo di De Zerbi ha incontrato questa sera sul campo dello Stadio XXV Aprile di Carate Brianza (Monza) la Folgore Caratese e il Parma, nel corso del triangolare intitolato Sportitalia Cup.

    I neroverdi erano i favoriti, e sono stati nettamente la miglior squadra della serata. E tuttavia contro l'unica squadra di A, la prima affrontata in questo precampionato, hanno perso. Due a uno, un risultato però che definire bugiardo è poco.

    Eppure non può dirsi del tutto soddisfatto De Zerbi, specialmente ripensando a quel primo gol preso in contropiede, l'1-1 di Di Gaudio (il Sassuolo era passato in vantaggio subito con Babacar). Parentesi, il Boa non ha giocato neanche un minuto, tenuto a riposo in via precauzionale dopo il problemino alla coscia riapparso mercoledì durante la partitella con la Primavera; con lui, ancora fuori Djuricic, giocatore su cui sta crescendo la curiosità e l'aspettativa dei tifosi.

    Parlavamo dei 45 minuti col Parma, e del primo gol subito (il secondo è stata una splendida punizione di Stulac, bella come un fulmine a ciel sereno). Lo staff tecnico del Sassuolo rifletterà senz'altro su quel contropiede: nato da un tentativo estremo e ahimè fallito di riaggressione al limite dell'area parmigiana, si è sviluppato sulla fascia destra e ha visto in Dell'Orco e Ferrari l'ultimo baluardo da superare. I due centrali, abbandonati  dagli altri otto giocatori neroverdi tutti sbilanciati in avanti, si sono mossi d'altronde anche peggio, agevolando i tagli e gli inserimenti dei gialloblù, che in tre passaggi sono arrivati in porta e han trafitto Consigli. Una rete paradigmatica, il cui ricordo è capace di rovinare e minare in un sol colpo la buona impressione complessiva altrimenti suscitata dalla squadra di De Zerbi. Peccato, vien da dire, non se lo meritavano. Non vorrei però che proprio questa frase diventasse il ritornello della stagione: "Peccato, non se lo meritavano". Basta una disattenzione (o l'esasperazione di un concetto) per cancellare quanto di buono vien fatto, ad esempio le prove di Babacar e Di Francesco, il palo di Matri, l'occasione sprecata da Odgaard.

    Se poi anche contro la Folgore Caratese (Serie D), durante la prima partita del triangolare (1-1), si pareggia perché Dell'Orco, lasciato del resto fin troppo solo, non tiene l'uno contro uno in area con il bomber avversario, allora qualche campanello d'allarme deve cominciare a suonare. Soprattutto nella misura in cui, quasi in contemporanea, a Lecce, l'Inter (il primo avversario del Sassuolo in campionato) stendeva il Lione con una rete dell'inarrestabile Lautaro Martinez, su un velo (sigh!) di Matteo Politano.

    E invece si continuano a prendere esterni (Boga e Difra ci faranno divertire!) su esterni (l' ultimo arrivato è il pur promettente Brignola), o si parla al massimo di centrocampisti.. Un difensore forte, grazie, serve un difensore forte oltre a Ferrari.     

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