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    Leao crea, Theo Hernandez disfa: è il simbolo di un Milan troppo superficiale in campionato

    Leao crea, Theo Hernandez disfa: è il simbolo di un Milan troppo superficiale in campionato

    • Daniele Longo
    Per il Milan il pareggio ottenuto all’Unipol Domus contro il Cagliari ha il sapore della sconfitta. I rossoneri si sono fatti riprendere per ben due volte con azioni in fotocopia che denotano una superficialità preoccupante a certi livelli. Il problema è tutto lì: se con in campo Fofana, Thiaw, Pavlovic e Theo Hernandez una squadra perde il  69% dei duelli aerei è la mentalità a fare la differenza. 

    PUNTO DEBOLE - In Sardegna si è spenta la fiamma rossonera accesa con l’impresa di Madrid in casa del Real. Fonseca temeva questa partita per un motivo chiaro: non si fida ancora della sua squadra dal punto di vista della mentalità. Il materiale tecnico e umano è di primissimo livello ma non basta se non miscelata con la fame di combattere centimetro per centimetro anche contro le così dette provinciali. Il punto debole di questo Milan è l’attenzione difensiva e la sosta può servire per migliorare determinati meccanismi. Molto dipenderà anche da Theo Hernandez: il francese, in questa fase, è l’esempio lampante di una squadra che si specchia fino a diventare  superficiale. 

    LEAO MERAVIGLIAO - L’unica nota positiva per il Milan rimane la prestazione e la doppietta di Rafael Leao. Il portoghese ha confermato un assunto che sembrava scontato fino a qualche mese fa: non è un problema per il Diavolo bensì il giocatore nettamente più forte della rosa, parafrasando l’amico Alvaro Morata. 

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    Utente CM 49187
    Utente CM 49187

    Ancora con sti commenti su Theo... O raddoppiano a destra evitando di lasciare Il terzino destro...

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