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Chi è Kovacs, l'arbitro di Inter-Arsenal: le finali di Atalanta e Roma e il precedente con l'Atletico Madrid
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FINALI - Non più tardi di cinque mesi fa Kovacs ha diretto la finale di Europa League, vinta per 3-0 dall’Atalanta contro il Bayer Leverkusen lo scorso 22 maggio. Tra lui e le italiane, soprattutto nelle finali, c’è affinità, dato che è stato sempre lui a dirigere, il 25 maggio 2022, la finale di Conference League vinta dalla Roma contro il Feyernoord. Due precedenti che fanno ben sperare.
PRECEDENTI - Guardando anche alle fasi precedenti, il conto con le italiane è positivo. Su diciotto designazioni (4 con la Roma, tre con Napoli e Milan, due con l’Inter e una con Lazio e Atalanta) sono arrivate otto vittorie, cinque pareggi e cinque sconfitte tra Champions League, Europa League e Conference. Tra le sconfitte più amare quella rimediata dal Milan in casa contro il Borussia Dortmund il 28 novembre 2023, ma anche quella della Lazio in casa del Bayern Monaco per 2-1 nel ritorno degli ottavi di finale di Champions League nel 2021. Ha, inoltre, diretto il quarto di finale tra Milan e Napoli dell’aprile del 2023 (1-0 con gol di Bennacer) e, sempre per il Napoli, l’andata dei sedicesimi di finale con il Barcellona nel 2022 (0-0 in Spagna).
BILANCIO CON L'INTER - In carriera ha diretto due volte l’Inter. La prima, nel 2021, quando la squadra di Simone Inzaghi non andò oltre lo 0-0 in casa dello Shakhtar Donetsk nei gironi di Champions, la seconda l’anno scorso in occasione di Inter-Atletico Madrid, andata degli ottavi di finale decisa da un gol di Marko Arnautovic. Fu una vittoria inutile, però, perché i nerazzurri persero ai rigori la partita di ritorno in casa dei colchoneros.
RICORDO AMARO - Il ricordo più brutto legato all’Italia non è, però, per le squadre di club. Kovacs diresse anche Irlanda del Nord-Italia, del girone di qualificazione ai Mondiali del 2022. Gli Azzurri di Roberto Mancini non andarono oltre lo 0-0 a Belfast e furono così costretti ad affrontare il playoff, poi perso, contro la Macedonia del Nord. Anche se c’è da riconoscere che l’Italia quella sera, in virtù del 4-0 della Svizzera, che passò come prima con 18 punti, sulla Bulgaria, avrebbe dovuto vincere almeno 2-0 per qualificarsi come prima.