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  • Genoa-Juve: rivali in campo, amiche sul mercato

    Genoa-Juve: rivali in campo, amiche sul mercato

    • Marco Tripodi
    Sono due dei club più antichi d'Italia. Gli unici in grado di comandare la classifica degli scudetti vinti in oltre 120 anni di calcio tricolore, con il Genoa che cedette lo scettro alla Juventus nel secondo dopoguerra. Protagoniste di centinaia di duelli non solo in A e in Coppa Italia (dove tra l'altro si ritroveranno davanti tra poco più di un mese) ma anche nella comune stagione di B nel 2006-'07.

    Malgrado ambizioni e posizioni di classifica antitetiche, rossoblù e bianconeri sono però anche due società fortemente amiche fuori dal campo. O per lo meno lo sono diventate negli ultimi anni, quando l'ipotetica autostrada che collega Pegli a Vinovo è stata percorsa in una direzione o nell'altra da decine di calciatori. Un'abitudine che non si è persa e che, anzi, presto potrebbe essere ulteriormente ribadita, magari già tra poche settimane, alla riapertura del mercato di gennaio.

    GIOIELLO BRAMATO - D'altronde che Madama abbia segnato nel proprio taccuino il nome dell'ultimo gioiello uscito dal vivaio genoano è un segreto che nessuno riesce a considerare tale. Tra gli estimatori più accaniti di Nicolò Rovella c'è infatti proprio la Juventus che per mettere le mani sul giovane regista lombardo e soffiarlo alla concorrenza dell'Inter potrebbe spingersi ad offrire il cartellino di uno dei tre giocatori attualmente prestati al Grifone: Mattia Perin, Luca Pellegrini e Marko Pjaca. Un trittico che in bianconero non è ancora riuscito a lasciare il segno e che forse, anche per questo, domenica avrà un motivo in più per trascinare i compagni verso un'impresa che appare impossibile.

    L'AIRONE DI RITORNO - Approdato alla Juve nell'estate di due anni fa, il portiere di Latina in Piemonte non è mai riuscito ad imporsi, complici anche un paio di gravi infortuni che gli hanno impedito di mettere in crisi la titolarità assodata di ​Wojciech Szczęsny. Condizione che lo scorso gennaio prima e il successivo agosto poi lo convinse a tornare sui suoi passi accettando il rientro, seppur temporaneo, alla casa madre rossoblù. Dopo aver saltato le ultime tre gare a causa di un fastidio muscolare, Perin è pronto a riprendere il suo posto tra i pali del Grifone proprio contro la squadra che ne detiene il cartellino. Il suo futuro resta un'enigma, ma intanto l'Airone pontino farà di tutto per portare il Genoa all'ennesima salvezza.

    PROMESSA SCARICATA - Davanti a lui, all'estrema sinistra, dovrebbe agire ancora una volta Luca Pellegrini, una delle pochissime note liete di questo turbolento avvio di stagione della squadra di Rolando Maran. Scaricato senza troppi problemi da Andrea Pirlo ad inizio autunno, l'ex laterale della Roma sta provando ad imporsi in Liguria nel tentativo di convincere non solo i dirigenti bianconeri a riportarlo alla base a fine campionato ma anche il CT Roberto Mancini a concedergli un posto tra i 23 che a giugno prenderanno parte ad Euro 2020.

    IL CAMPIONE SFORTUNATO - Altro ragazzo che finora a Torino hanno appena intravisto è Marko Pjaca. La carriera dell'attaccante croato è stata fin qui caratterizzata più dai bollettini medici che dai tabellini degli arbitri. Infortuni a ripetizione gli hanno impedito di giustificare i 23 milioni di euro spesi nel 2016 dalla Juve per portarlo in riva al Po e i numerosi prestiti non sono serviti per dargli quella continuità che desidera. Ma al vicecampione del mondo la classe non manca e in poche settimane al Genoa lo sta dimostrando. I tre gol realizzati in appena otto apparizioni con la maglia rossoblù rappresentano per lui già un record. Mai, infatti, aveva segnato più di due reti in una stagione dai tempi della Dinamo Zagabria. Che sia davvero l'anno della svolta? Per dirlo è presto ma per saperlo basterà attendere.

    Perin, Pellegrini e Pjaca. Un portiere, un esterno ed un attaccante. Tre storie diverse, per tre calciatori che più diversi non potrebbero essere ma che in comune hanno un pensiero: quello di mettere in crisi la Juve e magari convincerla a puntare ancora su di loro.

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