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    Inter, è sparita la difesa bunker: ecco cosa non funziona, ora tocca a Inzaghi

    Inter, è sparita la difesa bunker: ecco cosa non funziona, ora tocca a Inzaghi

    • Pasquale Guarro, inviato a San Siro
    Altri quattro gol subiti, che portano il totale a 13 in 9 partite giocate. Sono tantissimi per tutte le squadre di vertice, a maggior ragione per l’Inter, che lo scorso anno aveva mostrato grande solidità difensiva. E allora cosa è successo? Quel è l’elemento che ha distrutto quell’alchimia se gli uomini che scendono in campo sono gli stessi? Questa è la vera domanda inevasa dell’avvio di stagione nerazzurro, e la mancata risposta è l’enigma che fa impazzire chi osserva questa squadra dall’esterno e chi ogni giorno ci lavora. La difesa più forte d’Italia è diventata d’improvviso una tra le più perforabili tra quelle che corrono lì davanti e la questione non può che diventare centrale. Che sia un aspetto fisico o mentale, va trovata una soluzione diversa dai faccia a faccia post partita che finora hanno portato a niente. 

    SOLO TEORIA - Il poker subito dalla Juventus apre a un campionario vastissimo di errori, singoli e di reparto. Perché se è vero che sul primo gol ci si chiede dove sia de Vrij, è altrettanto vero che sarebbe bastato scalare in tempo per evitare la rete di Vlahovic. Il 4-4 ha origine addirittura da una rimessa laterale nella metà campo bianconera, con almeno due nerazzurri che portano un pressing eccessivamente alto. La protezione della porta e la compattezza, che pure I nerazzurri decantano ogni volta che si ritrovano ad analizzare le reti subite rimangono esercizi teorici che non trovano applicazione sul terreno di gioco. 

    ASSENZA DEL PROBLEMA SOLVING - Contro la Juventus ne è uscita devastata addirittura la catena di sinistra, quella composta da Bastoni-Dimarco-Mkhitaryan. Insomma, La fascia che da sempre è la forza trainante dell’intera squadra. Un triangolo rovesciato e sconquassato da Cambiaso e soprattutto Conceicao, che da quella parte ha messo in imbarazzo chiunque gli si ponesse di fronte. Ecco, in 90’ di gioco non si è riusciti a risolvere un problema che si era posto di fronte fin dal primo minuto di gioco: l’esuberanza del portoghese, fin troppo evidente. Ed è stato lì che la Juventus ha costruito tutte le azioni pericolose, approfittando anche di una passività, quella nerazzurra, che lascia qualche interrogativo. 

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