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  • Chiesa non è un 'tuffatore': è un fenomeno, ma deve maturare

    Chiesa non è un 'tuffatore': è un fenomeno, ma deve maturare

    • Giacomo Brunetti
    Un'ondata mediatica lo ha travolto, stavolta non a causa delle voci di mercato. Federico Chiesa è al centro delle polemiche dopo il rigore concesso per il presunto intervento falloso ai suoi danni da parte di Toloi. E chi non punta il dito contro l'arbitro Valeri, lo fa verso il calciatore della Fiorentina, reo di aver "simulato" - secondo gli stessi accusatori - ed essersi comportato in maniera eticamente scorretta.

    LE COLPE - Il penalty che Veretout ha realizzato è finito sotto la lente d'ingrandimento. Incomprensibile come i direttori di gara non siano ricorsi all'ausilio del VAR, che avrebbe cancellato ogni dubbio e sedato sul nascere qualsiasi polemica. Una scelta sbagliata ha innescato una serie incontrollabile di proteste e congetture avventate.

    L'ACCUSA - "Chiesa ha l'abitudine di simulare, deve iniziare a pagare certi gesti sennò finisce per essere diseducativo", ha tuonato Gasperini nel dopo-gara. E Pioli ha subito preso le difese del proprio calciatore: "Avrei preferito che Gasperini non parlasse di un mio giocatore, io non lo faccio di quelli altrui e vorrei che anche i miei colleghi si comportassero in questo modo". Insomma, Federico non è un cascatore. Quel rigore, però, ha innescato una serie di commenti - in special modo della famiglia Percassi - che non sono passati inosservati. Come troppo duri sono stati, probabilmente, i giudizi nei confronti del singolo.

    LA ZOLLA - Tutta colpa del terreno di gioco? Chiesa è stato furbo nel rallentare per guadagnare il contatto - o almeno provare a farlo - ma nel prendere velocità dopo una cavalcata nella quale aveva anche scartato Hateboer, è inciampato su una zolla che si è alzata, facendogli perdere l'equilibrio. La verità sta nel mezzo, ma è evidente che, avendo a disposizione il VAR, la colpa cade in modo pesante sull'arbitro e i suoi collaboratori, che avrebbero potuto facilmente smascherare o valutare l'accaduto, annacquando subito qualunque ribellione.

    RINASCITA - Guai a etichettarlo. Chiesa, quando segna o impressiona, è sulla bocca di tutti: nella Fiorentina e in Nazionale. È un fenomeno, deve crescere sia nei piedi che nella testa. Dal punto di vista mentale, gli manca quello scalino che lo porti alla maturità. Spesso si lamenta da terra, oppure quando perde il pallone: non deve intestardirsi, bensì rimanere umile nelle giocate e nell'arco della partita. Deve solamente mutare definitivamente pelle. Diamogli modo, senza accanirsi.

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