In Copertina: Yildiz ha il tempo dalla sua, Del Piero è diventato Del Piero anche senza decidere tutte le partite a 19 anni
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A 20 minuti dal termine di Inter-Juventus la nostra copertina settimanale era già pronta, grafica inclusa. È vero, mancava ancora Fiorentina-Roma, ma difficilmente qualcuno avrebbe potuto scalzare Gian Piero Gasperini dalla nostra prima pagina. Perché la sua Atalanta segna, vince, ci fa divertire, valorizza giovani e meno giovani e, in ultimo, è tra i pochi club a regalare con continuità calciatori alla nostra Nazionale. Ma se poi, in una gara come il Derby d’Italia, un ragazzino di 19 anni si alza dalla panchina e fa due goal, ci piace immaginare che sia lo stesso Gasperini a suggerirci di concedere a lui le meritate luci della ribalta.
Su Kenan Yildiz si dibatte e si dibattera ancora molto: sicuramente il suo approccio col calcio dei grandi non è stato quello di Yamal, ma il problema probabilmente sta proprio lì, nel normalizzare ciò che normale non è. Perchè i vari Yamal e Bellingham, così come capitato in passato anche a Messi, rappresentano l’eccezione, non la normalità. Si puó diventare Totti, Del Piero, Zidane o persino Cristiano Ronaldo anche costruendo la propria carriera tassello dopo tassello, non per forza spaccando ogni partita all’età 17, 18 o 19 anni.
Per questo le polemiche su Yildiz appaiono fuori luogo e anche abbastanza inutili: ció che è certo è che Yildiz abbia un talento enorme, se questo gli permetterà di trasformarsi in una star del nostro calcio lo sapremo tra un po’. E sappiamo già che alla prima gara “così così” ripartirà la corsa a gettare giù dalla torre la stellina della Juve al coro di “ve lo avevo detto”, ma se Yildiz proseguirà il suo percorso di crescita con costanza arriverà molto lontano, step by step.
Lo stesso Alessandro Del Piero, del quale Yildiz ha ereditato la pesante maglia, parlando del talento turco ha spiegato: "Non esiste un momento in cui sono diventato Del Piero. Ci sono tasselli più importanti di altri, ma si diventa grandi tassello dopo tassello".
E poco importa se “a 19 anni Messi vinceva le partite da solo”, quelle si chiamano eccezioni. Il calcio ne ha visti tanti di campioni vincere decine di partite letteralmente “da soli”, senza necessariamente aver iniziato a farlo a 19 anni. E di tempo, questo possiamo dirlo con certezza, Yildiz davanti ne ha parecchio.
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